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27/10/2016 06:20:00

Aeroporto di Birgi: distensione Ryanair, le iniziative della politica e degli imprenditori

Continua a tenere banco in provincia di Trapani la vicenda dell'aeroporto di Birgi. Si cerca di capire come e chi possa sbrogliare al più presto la matassa, e a questo punto i riflettori puntati sul futuro dell'aerostazione sono davvero tanti. C'è quello del mondo politico, che per la verità arriva solo ora, c'è quello del mondo imprenditoriale e del turismo e c'è la grande attenzione dei tanti lavoratori dell'aeroporto, visto che quelli a rischiare in prima battuta sono proprio loro. Insomma la questione Raynair-Airgest interessa tutto il territorio perchè in questi anni ha rappresentato una delle poche opportunità che è riuscita a creare economia in questa provincia. Di giorno in giorno si attende una evoluzione positiva, una risoluzione che continua a non arrivare e a lasciare tutti gli attori in campo con il fiato sospeso. Nell'attesa che le parti trovino un accordo, ieri è arrivato un preciso segnale di distensione da parte di Ryanair che ha riattivato sul suo sito la possibilità di prenotare i voli per la prossima stagione. Sul fronte politico, anche se con un colpevole ritardo, si è iniziato a muovere qualcosa. A Trapani sei consiglieri comunali: Nicola Lamia, Ninni Passalacqua, Vito Mannina, Ninni Barbera, Nic Giarratano e Peppe La Porta hanno chiesto al presidente dell’assemblea Peppe Bianco di fissare una seduta straordinaria e aperta del consiglio che possa fare chiarezza sull’accordo di co-marketing e capire la posizione dell’amministrazione comunale considerato che il sindaco Vito Damiano ha più volte sottolineato la necessità di rivedere l’accordo.

Anche la politica marsalese cerca di portare avanti una proposta da mettere sul tavolo. E’ quella del socialista Vito Cimiotta che, rivolgendosi direttamente a tutti gli operatori turistici e alle attività commerciali della città, come cantine, alberghi, B&B, ristoranti, pub che vivono di turismo, ha chiesto di contribuire, versando una quota che permetta all’aeroporto di Birgi di continuare a vivere. Un’altra iniziativa a favore dell’aeroporto è stata portata avanti dagli imprenditori del settore turistico trapanese che riponendo poca fiducia in ciò che potrà fare la Regione, - pensiero confermato in una nostra intervista dallo stesso ex presidente dell’Airgest Salvatore Ombra – hanno deciso di scavalcare  il governo regionale e di rivolgersi direttamente al Governo. Lunedì sera una loro delegazione è andata ad incontrare a Palermo il sottosegretario Davide Faraone con il quale hanno parlato dell’accordo di co-marketing che rischia di far andar via Ryanair da Trapani, della ricapitalizzazione di Airgest, che, ricordiamo non vive monti rosei dal punto di vista finanziario e dei possibili nuovi servizi su Birgi. Gli imprenditori hanno chiesto a Faraone di considerare Birgi un aeroporto strategico e non più secondario rispetto ad altri scali italiani. La riunione è terminata con l’impegno da parte degli operatori di fare avere al sottosegretario Faraone una relazione sulla storia dello scalo con le possibili soluzioni per il suo rilancio. Da parte sua Faraone ha garantito l’impegno a fare da tramite con il ministro Graziano Delrio e con il Governo.