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30/10/2016 00:00:00

Trapani, cani da combattimento reclusi. Enrico Rizzi diffida il questore

Cani da combattimento reclusi all’interno di gabbie nei quartieri San Giuliano, Sant’Alberto e Fontanelle. Tutti sanno ma nessuno interviene. Enrico Rizzi, presidente del Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali Onlus, lancia un ultimatum al questore di Trapani Maurizio Agricola: o interviene o si rivolgerà direttamente all’Autorità giudiziaria e al Ministero dell’Interno. “Da oltre un anno – spiega in una nota Enrico Rizzi - ho segnalato la situazione alle autorità preposte. Nonostante le mie ripetute richieste, però, nessuno è intervenuto”. Un fenomeno, quello dei combattimenti clandestini tra cani, molto diffuso nella provincia di Trapani, attorno al quale girerebbe un consistente giro di scommesse. “Ritengo inaccettabile – dichiara Enrico Rizzi – che lo Stato rinunci a intervenire in condizioni di palese illegalità. Le gabbie con i cani sono visibili a chiunque dalla strada”. Rizzi, non ottenuta risposta, ha deciso ora di passare alle manieri forti e ha diffidato il questore Maurizio Agricola a intervenire entro quindici giorni per porre fine alla situazione di illegalità. “Chiedo – dichiara il presidente del Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali Onlus - che vengano sottratti tutti i cani da combattimento nella disponibilità di pregiudicati che per legge, al di là delle precarie condizioni, neppure potrebbero detenerli”. Rizzi è pronto a passare alle maniere forti: “Se perdura questo stato di cose – annuncia in una nota il presidente del Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali Onlus - non solo dovrò mio malgrado segnalare l'omissione all'autorità giudiziaria, ma mi rivolgerò direttamente al stesso Ministero dell'Interno, perchè si faccia luce al più presto su questa intollerabile ed imbarazzante situazione di inerzia