Una testimonianza che potrebbe rivelarsi decisiva. E’ quella fornita da un marsalese, Andrea Caradonna, ascoltato nel processo che davanti al giudice monocratico Maria Pia Blanda vede imputati, per percosse, minacce e ingiurie, Giovanna Patrizia Groppo, di 41 anni, e Luigi Ingoglia, di 36. Ad essere picchiato, secondo l’accusa dai due cognati, fu il 37enne Giuseppe Trinca. La donna, sorprendendo il Trinca da dietro, lo avrebbe colpito alla testa e all’addome con il classico “mattarello” da cucina, mentre Ingoglia avrebbe infierito con calci al volto mentre il malcapitato si abbassava per il dolore. I fatti contestati si sarebbero svolti nei pressi di una nota trattoria di via San Lorenzo, nel tratto tra le vie Sibilla e Bottino, nel tardo pomeriggio del 23 maggio 2013. Adesso, in aula, il testimone Caradonna ha dichiarato: “Ero andato sul balcone per fumare una sigaretta e vidi una donna che con un bastone colpiva in testa un uomo, mentre quest’ultimo era tenuto fermo da un altro uomo”. A difendere i due imputati sono gli avvocati Leo Genna e Stefania Valenza, mentre legale di parte civile, per Trinca, è Antonino Rallo. “Purtroppo – commenta quest’ultimo – si tratta dello strascico di una dolorosa separazione tra coniugi”.