Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
13/04/2017 18:04:00

Trapani, Fazio torna consigliere comunale. Il Tribunale accoglie il ricorso

 Girolamo Fazio torna ad essere consigliere comunale di Trapani. Il Tribunale di Trapani ha accolto il ricorso di Girolamo Fazio contro il Comune di Trapani ed ha dichiarato “insussistente la causa di incompatibilità di cui alle delibere comunali nn. 174 del 19 dicembre 2000 e 16; 7 del 23 gennaio 2017; 29 del 13 febbraio 2017”.

L’effetto della sentenza, emessa questo pomeriggio, è che Girolamo Fazio permane nella carica di consigliere comunale. Il Comune di Trapani, inoltre, è stato chiamato a rifondere 1.100 euro al Consigliere Fazio per le spese sostenute.

Nel merito il giudice ha motivato la sentenza affermando che «non sussiste alcun dubbio sul fatto che, il ricorrente Fazio Girolamo, […] avendo notificato una scrittura privata autenticata con cui riconosce il proprio obbligo di conseguire l'accoglimento dell'azione civile formulata da Dolce Vito e rinuncia all’eventuale diritto di rivalsa – ha sostanzialmente rimosso la causa di incompatibilità sopravvenuta a proprio carico».

Il giudice rileva inoltre come Fazio stipulando addirittura una fideiussione assicurativa in favore del Comune di Trapani «abbia determinato l'intervenuta cessazione della materia del contendere rispetto alla domanda subordinata di garanzia formulata, nel corso del primo grado di giudizio, da parte del comune di Trapani. Ed invero, nell'ipotesi in cui il Comune scegliesse di riproporre tale domanda nel corso del giudizio di appello, questa non sarebbe sorretta da alcun attuale interesse ad agire, essendo stata superata dal riconoscimento in via negoziale dell'obbligo di garanzia da parte di Fazio Girolamo».

Infine il giudice sostiene che «ai fini della rimozione della causa di incompatibilità per lite pendente, prevista dall'art. 63 comma 1, n. 4, d.lg. n. 267 del 2000, è necessario e sufficiente che il soggetto, il quale versi in una siffatta situazione, ponga in essere atti idonei, anche se non formalmente perfetti rispetto alla specifica disciplina che eventualmente li regoli, a far venir meno nella sostanza l'incompatibilità di interessi realizzatisi a seguito dell'instaurazione della lite medesima».

Il commento di Girolamo Fazio: «Il tribunale ha reso giustizia rimuovendo una “soverchieria politica” posta in essere da alcuni soggetti che invece di contrastarmi lealmente hanno scelto il percorso della strumentalizzazione senza neppure essere all’altezza di architettare giuridicamente la trappola che avevano immaginato. Spiace che molti consiglieri comunali si siano prestati a questo sporco gioco, mortificando l’istituzione di cui fanno parte e che rappresentano».