L'ex assessore regionale Ester Bonafede è indagata in Toscana in un'inchiesta su un presunto caso di tangenti all'Anas. La vicenda suscita reazioni politiche a Petrosino, dove Bonafede, commissario dell'Udc in Sicilia, sostiene apertamente la candidatura di Vincenzo D'Alberti, mentre il deputato regionale dell'Udc, Mimmo Turano ha dichiarato che l'Udc in questa tornata elettorale lascia libertà di voto ai suoi sostenitori.
Bonafede è indgata per presunti illeciti in finanziamenti della Regione Sicilia nel settore residenziale e turistico. Nell'inchiesta risulta coinvolto anche il marito, l'ex magistrato Carmelo Carrara, per anni in procura a Palermo, poi eletto sindaco di Terrasini nelle liste dell'Udc, attualmente avvocato. Bonafede, che svolge la professione di architetto, non è coinvolta in quanto ex assessore regionale - peraltro nella Giunta Crocetta aveva la delega alla Famiglia e agli Enti locali -, ma come tecnico. Indagata anche la funzionaria regionale dell'assessorato al Turismo Anna Maria Spanò.
"Non ho mai avuto rapporti con funzionari dell'Anas", dice Ester Bonafede. La sua abitazione e lo studio sono stati perquisiti dai carabinieri del Ros.
La tranche siciliana dell'inchiesta della Procura di Firenze sugli appalti Anas ruoterebbe attorno alla realizzazione di un Albergo diffuso a Sambuca di Sicilia (Agrigento). I lavori riguardano la ristrutturazione di una trentina di immobili nel centro storico del paese da parte di un imprenditore del settore turistico, per un importo complessivo di circa quattro milioni di euro cofinanziato al 50% con Fondi Europei. L'architetto Ester Bonafede è il direttore dei lavori.
"Non conosco le persone indagate in questa vicenda, non ho mai intrattenuto rapporti con loro e non conosco i fatti. Sono stata nominata direttore dei lavori per la realizzazione dell'albergo di Sambuca solo a dicembre del 2016, quattro mesi fa. Non conosco il funzionario regionale indagato. Tra l'altro non sono più assessore regionale da circa tre anni" dice Bonafede che secondo gli inquirenti, si sarebbe servita di false fatture per ottenere finanziamenti per la costruzione della struttura alberghiera: 31 immobili che si trovano nello storico quartiere saraceno del paese che dovevano essere trasformati, appunto, in albergo diffuso. "Sto proseguendo nel mio incarico per la realizzazione dell'albergo diffuso - conclude Ester Bonafede - I lavori vanno avanti e dovranno concludersi entro luglio".
Il Movimento Cambia Petrosino, commenta: "Truffa sui finanziamenti europei nel settore turistico, tangenti del 3% sui lavori appaltati, amicizie millantante con politici per fare carriera e ottenere lavori, cene nei migliori ristoranti e vacanze, incarichi per collaudare un ponte che poi è crollato. Questo è quanto emerge dalle indagini. È il sistema di cui farebbe parte Ester Bonafede che nei giorni scorsi ha dichiarato di sostenere la candidatura a sindaco di D'alberti a Petrosino. Tutto questo a Petrosino non lo vogliamo perché non è futuro, è passato remoto!"