Nuova, ennesima tragedia nel mar Mediterranero. Questa volta le vittime del naufragio al largo della Libia di un barcone carico di migranti sono soprattutto bambini. Almeno 31 i morti, tantissimi dei quali sono minori. A riferirlo su Twitter è Chris Catrambone, fondatore dell'ong maltese Moas, impegnata nei soccorsi insieme con imbarcazioni della Guardia costiera italiana. Circa in 200 sono finiti nelle acque del Mediterraneo a largo del porto libico di Zuara dopo che il barcone, diretto in Italia carico di 500 persone, si è capovolto non si sa se per un'onda o per lo spostamento dei migranti a bordo. Fonti dei soccorritori parlano di "una decina" di bambini annegati.
Il comandante della Guardia costiera italiana, Cosimo Nicastro ha parlato di "almeno 20 cadaveri scoperti in acqua". Mentre i soccorritori del Moas hanno dichiarato di aver già recuperato 31 corpi. Trenta dei 31 cadaveri sono stati trasferiti a bordo di nave Fenix, uno su nave Fiorillo. Nella zona proseguono le ricerche. Le operazioni di soccorso sono in tutto 15, e coinvolgono complessivamente 1.700 migranti in tutta l'area del Mediterraneo: oggi infatti per le favorevoli condizioni meteorologiche, si registra un "traffico" intenso di imbarcazioni dirette verso l'Italia. La Guardia Costiera sta coordinando tutte le operazioni di soccorso e ha impiegato quattro navi: un pattugliatore e tre motovedette.
Intanto, continuano gli sbarchi nelle nostre coste. E alcuni migranti sono arrivati in barca nella costa tra Campobello di Mazara e Mazara del Vallo, secondo quanto riporta la Capitaneria di porto di Mazara, che ha diffuso la foto allegata a questo articolo.
Horrifying images taken by @moas_eu Maritime Patrol Aircraft(MPA) during today's tragic rescue in the Central Mediterranean. pic.twitter.com/YNnIuxyNAy
— Chris Catrambone (@cpcatrambone) 24 maggio 2017