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27/06/2017 06:05:00

Alaimo: "Sul viadotto dopo Segesta poteva essere una strage. Il nostro personale è capace"

Vittorio Alaimo dirigente dell’Autoservizi Salemi di Marsala. Martedì scorso è stata per voi una giornata lunghissima con l’episodio di cronaca di questo giovane originario del Sudan che ha tentato di dirottare il bus che da Marsala andava verso Palermo. L’autista è stato bravo ad evitare che il ragazzo prendesse il volante, c’è stata una colluttazione e con l’intervento di due militari bordo si è riusciti a bloccarlo. Lei è stato fino a notte fonda in Commissariato a Castellammare del Golfo dove sono stati trasferiti e interrogati anche tutti i passeggeri dell’autobus.

Sì, ho seguito tutta la vicenda anche per assistere i passeggeri che sono stati interrogati fino a tarda sera. Si pensava ad un episodio di un terrorismo e c’è stata quindi un’attenzione particolare su questo caso che alla fine si è rivelato il gesto di un pazzo, di  un esaltato, quindi un caso assolutamente isolato.

Alaimo, l’autobus è uno dei mezzi più belli per viaggiare e anche il mezzo più tranquillo in assoluto. Quanto vi ha turbato questo episodio?

Il bus rimane uno dei mezzi più sicuri per viaggiare. Vediamo che i casi di questo tipo sono poco frequenti, solo che da un po’ di tempo a questa parte con il fatto che alcuni terroristi hanno capito che è più facile prendere un mezzo pesante e “fare fuori quaranta persone”, per un discorso di emulazione, comincia ad essere un fatto da attenzionare. Finora eravamo rimasti fuori da queste vicende, ma sicuramente da oggi bisogna stare molto in allerta.

E tra l’altro il terrore è questo, ti colpisce quando meno te lo aspetti, quando sei in piazza con la famiglia, al centro commerciale o in aeroporto, in questo caso la paura è stata quando si viaggiava sul bus per Palermo. Come intendete procedere sulla sicurezza, ci saranno delle nuove misure che adotterete?

Noi come sistemi di sicurezza non possiamo intervenire perché il mezzo è omologato e ci sono dei sistemi che vengono certificati dal ministero e quindi non si può intervenire sulla tipologia di mezzi con delle operazioni artigianali. Dovrebbero essere le case costruttrici ad intervenire sui mezzi nel caso si verificassero altri tentativi come quello accaduto a noi. Il problema però non è tanto per l’autista, perché se c’è un malintenzionato che sale armato prende in ostaggio un viaggiatore minacciandolo, l’autista che fa, non può fare altro che fermarsi. Sono situazioni difficile da immaginare e gestire. Dico anche per i possibili interventi strutturali, sui mezzi urbani, ad esempio, ci sono delle cabine per evitare le domande continue all’autista e per farlo guidare in modo sereno. La cosa importante è che gli autisti siano certificati e che abbiano tanta esperienza e da questo punto di vista noi siamo a posto.

Nel vostro caso Alaimo, l’autista Paolo si è dimostrato valoroso nel sapere gestire la situazione.

E’ un vero professionista, freddissimo a mantenere il controllo del mezzo. Si trova da quindici anni con noi ma quando è stato assunto è stato selezionato con una certa esperienza alla guida di mezzi pesanti.

Questa è la maggiore sicurezza per i passeggeri?

Ad oggi la maggiore sicurezza è la professionalità, la serietà del personale e la formazione che noi riusciamo a fare.