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04/07/2017 06:05:00

Marsala, in Tribunale il processo con il morto. Anziana muore, ma il procedimento continua

Sono tante le dispute familiari che finiscono davanti al Tribunale Civile di Marsala, ma ce n’è una che merita un’attenzione particolare. Di solito le controversie avvengono tra genitori e figli, tra fratelli, insomma, tra parenti come è normale che sia, ma questa storia che stiamo per raccontarvi è davvero singolare. Una delle parti in causa è deceduta ma il procedimento giudiziario continua sotto gli occhi increduli delle altre parti restanti.

La storia ha avuto inizio nel 2015, quando una signora, allora 91enne chiamò in causa (procedimento civile) per la spartizione di una proprietà, la figlia e il nipote, figlio di quest'ultima. A promuovere l’azione legale in realtà non è stata la signora ma la nuora nella qualità di amministratore di sostegno. A dare assistenza legale all'amministratore di sostegno e all'anziana sono due coniugi avvocati del foro di Marsala. Il nipote ha da subito segnalato all'ordine degli avvocati l'inappropriata costituzione dei legali della nonna poichè entrambi erano stati rinviati a giudizio per reati penali (uno per minacce e l'altra per ingiurie) contro lo stesso che li aveva querelati nel 2013.

Successivamente, nel maggio 2016, il nipote della signora faceva istanza al giudice tutelare, al quale rappresentava tutta una serie di fatti gravi, tra i quali un potenziale conflitto di interessi dei legali della nonna. Il giudice sulla scorta di quanto rappresentato nell’istanza, ha revocato il mandato delle azioni legali all'amministratore di sostegno, il mandato al relativo procuratore e trasmetteva gli atti alla procura. A gennaio 2017 la nonna è venuta a mancare e di conseguenza anche l'amministrazione di sostegno è cessata, ma non il processo. Infatti questo continua, ma ancora a nome della signora deceduta, con il relativo amministratore di sostegno la cui funzione è cessata e con relativo legale la cui procura è stata revocata dal giudice tutelare.

Come può accadere tutto cio? Purtroppo, capita anche questo, che una persona deceduta sia parte del processo, e, addirittura, venga chiamata a rispondere al giudice nell'interrogatorio formale. Perchè accade ciò? Perché per la legge Italiana spetterebbe alla parte dichiarare il decesso, cioè in questo caso all'Amministratore di Sostegno (la cui funzione è cessata) e al suo legale (a cui è stata revocata la procura dal Giudice Tutelare), i quali ovviamente non hanno nessun interesse a dichiarare il decesso.

Tra l'altro anche il giudice ha sollecitato la parte per far dichiarare il decesso, ma la risposta del legale è stata negativa. Certamente dichiarare il decesso significherebbe chiudere il processo o assegnarlo a un soggetto giuridicamente differente, cioè un'altra persona e molto probabilmente un altro legale. Oltretutto si potrebbe creare un precedente non indifferente, alle eventuali sentenze di fine causa, se l'anziana signora volesse fare ricorso contro una sentenza sfavorevole non potrebbe farlo, e chi potrebbe per lei? dato che nessun erede si è ancora fatto avanti. Peggio ancora se la figlia o il nipote volessero fare reclamo, a chi e dove notificarlo? Sicuramente non al cimitero! Gli verrebbe precluso un diritto sancito per legge di proporre reclamo? Spetterà ai Giudici di merito, e al Giudice tutelare, cui è stata fatta un'ulteriore istanza dal nipote, sbrogliare questa complicata matassa.