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05/07/2017 18:30:00

Truffa alla Casa di Riposo di Marsala, la difesa di Genna

 Considerate le numerose richieste da parte degli organi di STAMPA che mi chiedono notizie  sulla vicenda della Casa di Riposo Giovanni XXIII mi affido a questo comunicato, dopodiché parlerò solo davanti agli organi competenti in cui ripongo totale fiducia e con i quali intendo collaborare pienamente.

In seguito a una denuncia nei miei confronti nel 2013, da parte della Direzione Provinciale UIL FPI, a firma anche del segretario aggiunto Angileri Osvaldo, ho ricevuto un avviso di garanzia per una voce di “ENTRATE” inserita dal sottoscritto nel bilancio di previsione 2013, e nella proposta di approvazione dello stesso, entrate che da lì a poco, avendone gli standard, i requisiti e il relativo decreto, e in seguito a diverse riunioni a Palermo, dovevano concretizzarsi in una convenzione e quindi in un’entrata certa. Il bilancio di previsione fu poi approvato dalla Regione, anche se per scadenza dei termini.

Come da normativa dovevo redigere il bilancio di previsione a 15 giorni dal mio primo insediamento, in quanto andava a scadere l’esercizio provvisorio, ero stato nominato Commissario Straordinario con un mandato per la normale amministrazione per tre mesi, da Aprile 2013 a Giugno 2013, una volta scaduto il mandato nessun atto si può predisporre fino a nuova nomina o sostituzione. Nomina che mi è stata rinnovata a Novembre.

Va sottolineato che sono stato nominato non con il compito di estinzione ai sensi della legge Regionale 22/86, non come Commissario liquidatore con mandato unico e senza scadenza, ma in attesa che gli Enti preposti nominassero il Consiglio di amministrazione, non appena il nuovo Statuto redatto dai miei predecessori venisse approvato, Statuto lacunoso in più parti, secondo la segreteria generale della Presidenza della Regione, e corretto dal sottoscritto per accelerarne l’approvazione e approvato da li a poco.

Ho relazionato il tutto come da normativa a un mese dalla nomina e alla scadenza del mandato agli organi competenti.

Ho agito in buona fede con la poca esperienza che avevo in tema di bilanci, nell’esclusivo interesse della Casa di Riposo e dei dipendenti, scosso dai lutti che avevano colpito dipendenti e familiari a pochi giorni (forse 4) dal mio insediamento (quando, durante i funerali, sono stato tirato in causa come figura istituzionale, in una chiesa gremita all’inverosimile, ero sul punto di lasciare).

Ho seguito una procedura che negli anni 2010, 2011 e 2012 NON aveva mai destato alcun tipo di sospetto, e forse con più prudenza cambiando una o due voci dietro qualche consiglio generico e verbale di cui mi assumo tutta la responsabilità.

I miei legali e il mio consulente di parte precisano che: TUTTO QUANTO CONTESTATOMI E’ CONSEGUENTE A QUESTO ATTO, OVVERO ALL’INSERIMENTO DI UNA VOCE DI “ENTRATE” e nella proposta di approvazione del bilancio di previsione 2013.

Ho chiesto, tramite i miei legali, di essere ascoltato dal Magistrato per chiarire la mia posizione e consegnare tutta la documentazione di quanto dichiarato.

IGNAZIO GENNA