di Leonardo Agate
A Milano
abbiamo il sindaco, Giuseppe Sala, accusato dalla procura della Repubblica di falso ideologico. Questo reato si configura quando un pubblico ufficiale sia venuto meno all'obbligo giuridico di attestare o far risultare il vero in un documento da lui sottoscritto. La pena codicistica va da 3 a 10 anni di reclusione.
Quando, durante la preparazione di Expo, si cominciò a parlare e scrivere di presunte falsità in atti compiuti dal sindaco durante gli appalti assegnati, il sindaco si autosospese per alcuni giorni. Ora che non si tratta più di chiacchiere, ma di una precisa accusa formulata dalla procura, cosa farà?
Durante i lavori di preparazione di Expo, intervennero pure le più alte cariche dello Stato per consigliare di non intralciare i lavori in corso con indagini intempestive, pena una grossa malafigura internazionale. Il procuratore della Repubblica di Milano, Edmondo Bruti Liberati, sembrò collaborare alacremente al rallentamento delle indagini, con contrasti con i suoi collaboratori.
Ora che Expo è finita i nodi vengono al pettine.
A Palermo
il Tar ha ritenuto illegittime le regionarie del M5Stelle, ma ciò non toglie che il candidato alla presidenza della Regione, Giancarlo Cancellieri, possa concorrere alla presidenza della Regione. La questione tra il movimento e il suo avversario è interna al partito e non c’entra con la presentazione delle liste. Un can can per nulla, all’italiana, anzi alla siciliana.
A Marsala
il consigliere Antonio Vinci, Pd, si è accorto che gli uffici Urbanistica e Acquedotto sono allo sfascio, e in consiglio comunale ha sollevato il caso, effettivamente con notevole ritardo. Per avere rilasciato un certificato di destinazione urbanistica occorrono diversi mesi, quando la legge ritiene che si debba ottenere non oltre 30 giorni dalla richiesta.
Le letture dei contatori idrici sono state fatte con grande fantasia, o non sono state fatte inventandole a tavolino, cosicché molti utenti si sono visti recapitare bollette di gran lunga superiori ai metri cubi consumati.
Sui pavimenti dei corridoi e degli uffici sono accatastati faldoni di carte e fascicoli alla rinfusa.
Il sindaco, Alberto Di Girolamo, ha minimizzato, promettendo prossimi trasferimenti degli Uffici. Ma ormai chi crede più alle promesse del sindaco? Non ci credono più nemmeno il consigliere Antonio Vinci, Pd come il sindaco, e molti altri amministratori.