Antonia Postorivo, moglie del senatore uscente di Forza Italia Antonio D'Alì, potrebbe prendere il posto del marito, e candidarsi dunque alle prossime elezioni politiche. L'indiscrezione gira da alcuni giorni.
L' avvocato Antonia Postorivo dovrebbe candidarsi alla Camera dei deputati. Postorivo è la moglie di Antonio D’Alì, il senatore forzista che a maggio, mentre era candidato a sindaco di Trapani, ha subito una richiesta di soggiorno obbligato.
Candidata nella lista di Forza Italia alle ultime amministrative a Roma, Postorivo ha preso poco più di 300 voti.
Sulla possibile sua candidatura ironizza oggi l'edizione palermitana di Repubblica: "Il kit del candidato, celebre vademecum redatto dallo staff di Silvio Berlusconi per gli aspiranti parlamentari forzisti, dovrebbe arricchirsi di un nuovo elemento. Ogni potenziale onorevole dovrebbe indicare un parente pronto a sostituirlo in caso di eventuali disgrazie giudiziarie. In questo modo i voti non andrebbero dispersi. Lo ha dimostrato Francantonio Genovese,
condannato a 11 anni per lo scandalo della formazione professionale, che poi ha applaudito la trionfale elezione del figlio all’Ars. Proprio in questi giorni Berlusconi pensa di candidare l’avvocata Antonia Postorivo, alla Camera dei deputati. Postorivo è la moglie di Antonio D’Alì, il senatore
forzista che a maggio, mentre era candidato a sindaco di Trapani, ha subito una richiesta di soggiorno obbligato.
Tanto è stato detto sul valore dei voti: si contano, si pesano, si annusano. Di sicuro, spesso, i voti tengono famiglia e difficilmente sono disposti a rinnegarla".
LE ALTRE TRATTATIVE. Sul fronte della sinistra i socialisti, i verdi e gli amici di Romano Prodi si uniscono e strizzano l’occhio ai Radicali. L’Udc invece rompe con Rinascimento Italiano e si accorda con Noi con l'Italia.
L’intesa con l’Udc per le prossime elezioni politiche del 5 marzo è stata annunciata da Saverio Romano, vicepresidente di Noi con l’Italia.
Sul fronte della sinistra si lavora alla Lista insieme con i socialisti, i verdi e gli amici di Prodi.
Nel centrodestra l’assessore regionale alla Cultura, Vittorio Sgarbi, rilancia la candidatura del suo movimento Rinascimento italiano e comunica che «dopo un accordo con il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa del 24 dicembre» ha «malinconicamente dovuto verificare l’impossibilità logica e politica di perseguire questo pur attraente obiettivo». Secondo Sgarbi «la “bad company” guidata da Fitto ha il solo obiettivo di rendere incoerente l’azione politica del centrodestra e accentuare il contrasto tra Berlusconi e Salvini».