Onorare la memoria di chi ha lottato e donato sua vita per rendere la Sicilia una terra migliore, sostenere chi tiene vivi gli ideali più alti con l’impegno sociale e culturale. Con questa motivazione, l’associazione socio-culturale “Simona Genco onlus” ha deciso di devolvere alla “Casa di Paolo” l’intero ricavato della cena sociale “un sorriso per la vita” organizzata durante il periodo natalizio.
La Casa di Paolo è un luogo di aggregazione che sorge nei locali dell'Antica Farmacia Borsellino, all'interno di un quartiere difficile - quello della Kalsa a Palermo - che ha dato i natali a grandi uomini come Falcone e Borsellino, ma anche a tanti soggetti poi assoldati dalla criminalità organizzata. All'interno si svolgono attività quali il doposcuola, corsi di informatica, laboratori artigianali e numerose altre attività culturali per promuovere la cultura della legalità ed estirpare la mentalità mafiosa soprattutto dai più giovani. Con la presidente dell’associazione Giusy Gassirà e il vice-presidente Simone Vassallo altri soci dell’associazione che hanno voluto consegnare personalmente la cifra raccolta a Salvatore Borsellino, fratello del giudice e anima della “Casa di Paolo”. Presente anche Roberta Gatani, nipote di Paolo Borsellino e instancabile cuore propulsore di iniziative contro le mafie.
L’associazione socio-culturale intitolata alla giovane Simona Genco è una onlus che opera da circa due anni sul territorio trapanese al servizio dell’inclusione sociale e culturale con diverse iniziative di animazione e sostegno della fragilità sociale, aggregazione sportiva, iniziative culturali per la promozione della legalità e di servizio ai più deboli.
Quest’anno, nella cena sociale natalizia, alla quale hanno partecipato alcune centinaia di amici e sostenitori, si era annunciato che il ricavato sarebbe stato finalizzato alle attività della “Casa di Paolo”. La consegna in un momento pubblico in un’ottica di trasparenza e di sempre maggiore condivisione con i sostenitori e il territorio.