Il Comune di Petrosino è stato condannato a pagare circa 650 mila euro ai familiari della vittima di un incidente mortale. Una cifra enorme per le piccole casse dell’ente che ad un anno e mezzo dalla sentenza ha disposto il pagamento della somma. Si tratta di 600 mila euro di danni patrimoniali e non patrimoniali più quasi 50 mila euro di interessi e spese legali.
Il Comune di Petrosino è stato portato in giudizio dalla signora Valentina Calandrino, che rappresentava anche i figli minori, per la morte del marito Cesare Giovanni Maria Vaccaro, 36 anni, avvenuta in seguito ad un incidente stradale il 9 febbraio 2013. L’uomo si stava recando da Mazara del Vallo al lavoro, in un supermercato di Petrosino, quando, in contrada Triglia Scaletta, l’auto che guidava, una Fiat 600, è finita fuori strada e si è arrestata contro un palo in cemento dell’energia elettrica. Secondo le perizie poi fatte è stato stabilito dal giudice che l’incidente “si è verificato per colpa e responsabilità concorrente del sig. Vaccaro e del Comune di Petrosino nella misura del 50% ciascuno”. Un concorso di colpa tra la vittima dell’incidente stradale (per l’alta velocità in cui viaggiava) e il Comune di Petrosino, per l’omessa vigilanza e manutenzione della sede stradale.
Un concorso di colpa che non assolve il Comune.
Nella sentenza si legge che “la morte di un congiunto, ponendo fine al rapporto parentale, e quindi alla possibilità di essere moglie, figlio, figlia della vittima, lete i superstiti nell’interesse all’intagibilità degli affetti reciproci ed alla scambievole solidarietà che connota la vita familiare”. In sostanza la morte di un familiare, importante compe un padre, determina “negative ripercussioni interne ed esterne ai componenti della famiglia”.
La condanna è arrivata nel 2016, ma solo alla fine del 2017 è stato trovato un accordo tra il Comune di Petrosino e la famiglia della vittima dell’incidente stradale su come pagare questa cifra: in totale 649.431,22 euro.
Si tratta di 600.000 euro per risarcimento danno patrimoniale e non patrimoniale (€. 200.000,00 ciascuno per la moglie e per i due figli); 17.509,44 euro per spese legali liquidate in sentenza; 31.921,78 euro per interessi e rivalutazione dal 09.02.2013 al 31.10.2017.
Il Comune ha trovato l’accordo per pagare la somma a rate. In questo modo: 90.000,00 (Novantamila euro) entro il 31 dicembre 2017; 11 rate mensili consecutive di importo pari ad euro 30.000,00 ciascuna, a partire dal mese di Gennaio 2018 e sino al mese di Novembre 2018, con scadenza l’ultimo giorno non festivo di ciascun mese; e l’ultima rata a saldo di importo pari ad Euro 231.431,16 oltre interessi e rivalutazione monetaria dal 01.11.2017 fino all’effettivo soddisfo, con scadenza entro il 31.12.2018.
Le nostre strade, in Sicilia, sono catastrofiche. Dissestate fino all’inverosimile e poco sicure. Non sono pochi gli incidenti che si verificano per le pessime condizioni delle strade, dall’illuminazione mancante al manto sconnesso, ai pochi controlli. Spesso i Comuni vengono condannati per gli incidenti e gli infortuni causati dalle pessime condizioni delle strade, o dei marciapiedi. Ruote che si squarciano, caviglie slogate. A Petrosino è successo qualcosa di più grave. Una famiglia ha perso il padre, che nessuna cifra al mondo potrà restituire ai figli.
La condanna subita dal Comune di Petrosino ha ripercussioni molto importanti sui conti dell'ente. Una di queste, ad esempio, riguarda l'organizzazione del Carnevale e degli investimenti futuri, ridimensionati in virtù della sentenza.