Trapani è un pullulare di sigle, di movimenti che nascono, che hanno sempre la parola “Trapani” come marchio. La confusione, in chi queste sigle deve riconoscerle e metterle insieme, è cosa ovvia.
Altro giro, altro movimento.
Si chiama “ Trapani riparte” è di Roald Lilli Vento.
Si tratta di un progetto che mette insieme quella parte di società che ha deciso di restare a casa, perchè più volte delusa dalla politica: “La nostra Città ha bisogno di qualcuno che abbia voglia e capacità di affrontare e tentare di risolvere le emergenze che sono sotto gli occhi di tutti; che sono il frutto dell’abbandono e della mancanza di uno spirito di appartenenza che oggi ci impone di mettere assieme le persone di buona volontà, ma al tempo stesso capaci e competenti, in una sfida reale che rappresenti una vera e genuina svolta al cambiamento”.
Sono al lavoro già da un po' di mesi, studiano le criticità di Trapani, cercano soprattutto soluzioni: “Il nostro è un progetto civico che ci vede distanti dalla logica dei partiti e delle forti ideologie, aggregando simpatie trasversali che diventanodi giorno in giorno sempre più numerose.Tuttavia, questa distanza dai partiti non va e non deve essere intesa come stato d’accusa a tutti mali della società che in verità hanno diverse origini e articolazioni. La politica, quella saggia, quella del confronto e della dialettica, è un momento importante dell’organizzazione territoriale e noi auspichiamo che inquestadelicata fase, abbia la capacità ed anche l’umiltà di tendere una mano”.
Trapani riparte prende in considerazione la volontà manifestata da Misiliscemi di diventare un Comune autonomo, nonché i problemi che quella parte di territorio vive con l'assenza, ad esempio, della rete fognaria, la fatiscenza della rete idrica.
Il punto di riferimento del movimento è l'avvocato Vito Galluffo.
C'è un altro movimento di cui tanto si parla a Trapani, è quello guidato da Salvo D'Angelo: “Scegli Trapani”.
Oggi verrà inaugurata la scuola politica, presenzierà all'evento l'assessore regionale alla Formazione ed Istruzione, Roberto Lagalla.
L'obiettivo del corso sarà quello di articolare e spiegare il ruolo dei consiglieri comunali, del Sindaco, della Giunta.
Il direttore della scuola è Gaetano Lo Cicero, ex manager dell'Amia di Palermo, tra i docenti amministratori locali e professori universitari. L'inaugurazione è prevista per domani, alle ore 17.30, presso l'’Accademia di belle Arti Kandinskij, in Via Cappuccini.
Sabato mattina sarà la volta di Vincenzo Abbruscato, ex consigliere comunale del PD.
Abbruscato incontrerà la stampa, per delinerare quale sarà il suo di percorso per le amministrative di Trapani, che si terranno in primavera.
Il movimento si chiama “Trapani con coerenza” e prende le mosse da una attenta analisi del momento socio economico della città: “L’esperienza maturata sul campo, la mia passione per il confronto quotidiano col cittadino, la fiducia accordatami nel tempo dai trapanesi, mi impongono, ancor prima delle ambizioni personali, di fare tutto il possibile per delineare un percorso efficace per uscire da una crisi che, se non ancora irreversibile, é sicuramente pesantissima. Pertanto, il progetto “Trapani con coerenza” vuole contribuire ad un necessario rilancio e a trovare una sintesi degli interessi comuni. Per restituire ai cittadini l’entusiasmo ed il senso di appartenenza”. Abbruscato poi parla di metodo, oltre che di programmi. Un confronto con tutte le forze politiche presenti, per una condivisione di massima sui percorsi da intraprendere.
Quindi lo strumento da utilizzare sarà quello delle primarie.
Abbruscato potrebbe non muoversi da solo ma con l'aiuto, amichevole e politico, di Giacomo Tranchida. Lo stesso ex consigliere comunale ha sostenuto Tranchida per la competizione regionale.
L'ex capogruppo del Partito Democratico è ancora in possesso della tessera di partito ma di fronte all'immobilismo del suo partito ha deciso di agire.
Abbruscato è sceso in campo, dunque, per le amministrative di primavera, rilanciando il confronto con la società civile, i partiti, i movimenti civici che sono sorti.
Dentro il PD c'è Piero Savona, ex candidato sindaco, che nel frattempo ha creato il suo contenitore sociale e politico: “Trapani Svegliati”.
Non sarà una competizione facile, tanti i candidati. Grande il divario tra i cittadini e le Istituzioni.
Idee più chiare a Valderice, dove il PD ha già scelto di fare le primarie di coalizione per arrivare compatti, all'appuntamento delle amministrative, con un unico candidato.
Francesco Cicala, segretario dem di Valderice, ha messo in campo la candidatura del sindaco uscente, Mino Spezia. Diversa indicazione arriva da “Uniti per il Futuro” che punterebbe su Paolo Grammatico, non proprio organico a Spezia.
Primarie, quindi, che potrebbero saltare per il venire meno di un percorso condiviso fra i candidati.
E poi c'è Gianfranco Palermo, vicino al movimento “Per Valderice che Vogliamo”.
Palermo non ha intenzione di farsi da parte, contribuirà alla rinascita della cittadina.
Nel frattempo il PSI, di Nino Oddo, sta lavorando autonomamente ad una candidatura da offrire alla comunità, un nome, su tutti, circola: quello di Pina Alfano.
A Paceco la situazione è diversa, quasi grottesca.
Domenica 21 gli iscritti al PD dovrebbero svolgere le primarie. Cosa difficile per l'assenza di candidati.
A parlare sono i Giovani Democratici: “Noi tempo addietro abbiamo fatto una scelta: rivendichiamo con orgoglio che il nostro candidato sia deciso attraverso la consultazione degli iscritti che potranno sceglierei progetti e i programmi migliori per dare una nuova spinta al nostro territorio. Per aver portato avanti questa, naturale, idea democratica siamo stati accusati di prepotenza. Bene, noi continuiamo a difendere a spada tratta questo momento di incontro, basato sulla discussione e la condivisione di progetti da realizzare insieme.
Anzi rilanciamo dicendo che siamo pronti a realizzare, e perché no, a trovare nuove idee da concordare con la coalizione che si dovrà designare, gioco forza, in futuro.
Siamo Giovani Democratici, ma non siamo bambini da prendere in giro. Sappiamo perfettamente che la nuova legge elettorale ci obbliga alla creazione di grandi liste per avere maggiori chance di vittoria. Ma a quali condizioni? Dovremmo, forse tapparci gli occhi, le orecchie, il naso e la gola davanti ai soliti squallidi giochetti? sia ben chiara una cosa, non siamo carne da macello, volti nuovi da gettare nel tritacarne di una competizione elettorale, giocata con regole già scritte.
Abbiamo tante idee e vogliamo dar voce a tutte quelle associazioni, a quei professionisti e a quei cittadini che si sono profondamente stancati di certi bizantinismi da Prima Repubblica. Crediamo sia arrivato per il Partito Democratico di Paceco il momento di fare chiarezza, di non essere indifferente, di prendere una posizione netta e tracciare una linea. Iniziamo noi Giovani Democratici per primi, dicendo che siamo a quattro giorni da un voto decisivo, non solo per il nostro circolo ma per tutta la comunità pacecota, e nei nostri incontri da tempo abbiamo individuato una figura che incarni i valori positivi di un nuovo modo di fare politica, che noi tutti condividiamo”.
Un nome i dem di Paceco ce l'hanno, si tratta di Stefano Ruggirello.