La rotazione dei dirigenti regionali è cosa nota e prevista dalla legge. Così Mimmo Turano, assessore regionale all’Istruzione e Formazione professionale, zittisce tutte le polemiche delle ultime giornate.
Nessuna contrapposizione e nemmeno malumori da parte della politica: “Capisco che parlare di Risiko delle nomine sia più attrattivo per i retroscena dei giornali ma nei prossimi giorni si procederà nella massima serenità ad un normale turnover nella burocrazia regionale previsto dalle normative anticorruzione e di trasparenza e dalla necessità di garantire rinnovamento ed efficienza della macchina amministrativa”.
L’assessore Turano poi conclude: “Le ambizioni e la voglia di continuare a lavorare da parte di tanti dirigenti sono sentimenti normali tuttaviail Governo della Regione è chiamato a rispondere alla legge e a seguire gli importanti criteri di rinnovamento, competenza ed efficienza indicati più volte dal Presidente Schifani”.
Cosa dice l’ANAC
L’organismo nazionale anti corruzione stabilisce il termine massimo di permanenza in 5 anni. I dirigenti a scadenza di mandato sono in postazioni chiavi e con dossier aperti importanti. Ci vorrà ancora qualche giorno prima di perfezionare il cambio di gestione, il presidente Renato Schifani mira al rinnovamento.
La posizione dei commercialisti di Sicilia
A prendere carta e penna per scrivere al governatore è stato Maurizio Attinelli, coordinatore dei commercialisti e esperti contabili siciliani. L’intervento è diretto a non far rotare due super burocrati, si tratta di Carmelo Frittitta e Dario Cartabellotta, il primo alla guida degli uffici delle Attività produttive e il secondo all’Agricoltura. Per Attinelli sia Frittitta che Cartabellotta “Hanno sempre dimostrato capacità gestoria, tecnica e organizzativa decisamente fuori dal comune, l’eventuale avvicendamento sarebbe motivo di grande preoccupazione, soprattutto in un momento delicato come questo, di conclusione del Pnrr e di ripartenza della programmazione comunitaria”.
Confcommercio
Gianluca Manenti, presidente di Confcommercio Sicilia, ha ribadito la necessità di procedere senza rallentamenti per la burocrazia regionale “Che rischierebbero di inficiare l’adozione di procedure di cruciale importanza per il sostegno alle attività produttive dell’Isola. È essenziale che in un periodo in cui ci attendono sfide importanti, anche attraverso i vari bandi che saranno proposti da Palermo, la Regione possa garantire un supporto adeguato a chi investe”.