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01/02/2018 06:00:00

Elezioni, nel Pd tutti contro Faraone. Centrodestra, si presenta Pugliesi

 Dentro al Partito Democratico si continua a litigare. Se le cantano a suon di conferenza stampa.

Prima Rosario Crocetta,  taccia Matteo Renzi come un politico medievale, un serial killer, il lato B di Berlusconi.

Brucia la mancata promessa di una sua candidatura al senato. Tra Crocetta e Davide Faraone non è mai corso buon sangue, nemmeno tra Faraone e gli assessori del PD dell'ex presidente.

Non se ne comprendeva la linea,  per cui fu chiesto  più volte di dimettersi. Nessuno fece marcia indietro. Oggi il numero uno, in Sicilia, del PD porta il nome di Davide Faraone. Fidatissimo di Renzi.

Ieri il sottogretario dem  si è presentato in conferenza stampa e ha tentato di ricompattare il partito: “Ci giochiamo una sfida per il Paese contro il populismo e il qualunquismo del M5s e un centrodestra razzista, scambiare queste elezioni per un congresso del Pd fa solo danno al centrosinistra, di queste dinamiche se ne parlera’ dopo il voto negli opportuni organismi di partito”.

Faraone tace, non sfiora il nome di Crocetta, poi si lascia sfuggire un commento sulla candidatura promessa da Renzi: “La promessa di una candidatura a Crocetta è una cosa che ha detto solo Crocetta”. Fine  di un amore a senso unico.

Sulle candidature Faraone esprime compiacimento per le scelte effettuate sui territori: “Eleggeremo solo siciliani, non ci sono paracadutati nel Pd. E' stata data massima rappresentanza al partito siciliano”.  Conclude sottolineando l'opera di rinnovamento che si è operato dentro il partito.

Quanto detto da Faraone ha adirato Fabio Teresi, dirigente regionale del PD: “Faraone nella sua conferenza stampa parla dei Democratici di Sinistra facendo intendere che la sua presenza in lista è rappresentativa di quella storia. Per tantissimi di noi, sappia, che non è più degno di parlare di quel partito. La pericolosità del modello faraoniano era ben presente anche allora e infatti era opportunamente tenuto a bada. La sua fedeltà a Matteo Renzi lo ha portato ad assumere dei ruoli ma, ne stia certo, per noi il giudizio su di lui resta uguale a prescindere dai partiti e dalle appartenenze.A proposito di partiti caserma dico: il modello che combatteremo è quello dei “signor si” oggi impersonificato proprio da Faraone. Stia sereno”.

Sulla stessa linea di attacco c'è Magda Gulotta, dirigente dem e sindaco di Pollina:

 “Davide Faraone con la sua voglia di apparire come il Matteo Renzi di Sicilia fa solo danno al Partito Democratico. Farebbe bene a tacere e nascondersi dietro la sua capolistatura bloccata essendosi tenuto ben lontano dalle sfide uninominali, probabilmente per mancanza di coraggio. Eviti di parlarci di senso di responsabilità e di unità perché anche qua, oltre a non essere credibile, rischia di apparire persino comico”.

 

Contento e grato a Liberi e Uguali è Fabrizio Bocchino. Senatore uscente e candidato con LeU nel collegio proporzionale della Sicilia Occidentale .

 “L’esperienza che si conclude dopo cinque anni di impegno costante, dice Bocchino,è ricca di stimoli per il futuro, e l’apprezzamento da parte di chi ha avuto modo di valutare il mio operato, continua a fungere da grande leva motivazionale per il lavoro che è importante proseguire per il futuro”.

Fabrizio Bocchino è  funzionario e ricercatore astronomo presso l'Osservatorio Astronomico di Palermo dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), eletto al Senato della Repubblica nel febbraio 2013 per la XVII Legislatura, già membro del Gruppo Parlamentare “Movimento 5 Stelle” per circa un anno, poi del Gruppo Misto fino al 2 marzo 2016, e successivamente aderente al processo costituente del gruppo parlamentare Sinistra Italiana, divenuto partito nel febbraio 2017.

Uno tra i parlamentari più operosi, è  primo firmatario di 8  Disegni di Legge, 5 Mozioni e 51 interrogazioni, di cui 3 DdL, 1 Mozione e 15 interrogazioni nel campo della ricerca.

 

Oggi al Volatore di Rmc 101, alle 13, in diretta, sarà ospite Tiziana Pugliesi. E’ alcamese, avvocato, ed è candidata nel collegio di Trapani per l'uninominale alla Camera per la coalizione del centro destra. Il suo nome è stato fatto da Livio Marrocco.  E' in quota Lega di Matteo Salvini. Marrocco si dice molto soddisfatto per l'indicazione della sua componente: “E’ il riconoscimento di una comunità che, lavorando sottotraccia, senza clamori ha ottenuto un risultato politico sotto gli occhi di tutti. Ringrazio Gianni Alemanno e Matteo Salvini,  oltre che Alessandro Pagano. L’accordo a livello nazionale tra il movimento nazionale sovranista guidato da Gianni Alemanno e la Lega di Salvini ha permesso di mettere in campo le migliori eccellenze della tradizione di destra, puntando su nomi nuovi, motivati e di spessore”.

 

La Pugliesi è militante della destra da anni: “L' aver accettato l' invito di Livio Marrocco a partecipare a questa competizione elettorale è per me motivo di orgoglio ma allo stesso tempo mi carica di grande responsabilità. I problemi che attanagliano questo territorio sono tanti e complessi ma questo non ci fermerà, gireremo il collegio cercando di confrontarci con tutti per raccogliere il grido di dolore di questa terra”.

Rossana Titone