Paolo Ruggirello, ex deputato regionale, alle prossime elezioni politiche sarà candidato, al Senato, sia al proporzionale che al maggioritario nelle liste del Partito democratico. Gioca su due corsie in sostanza.
Sono candidato sull’uninominale al collegio Marsala-Trapani-Monreale, e sul proporzionale al Senato al posto 3.
E in questi casi si firmano due accettazioni o una soltanto?
Sono due pratiche diverse.
La tessera del Pd allora alla fine gliel’hanno data.
Io personalmente ce l’ho sempre avuta. Non sono stato capace di fargliela avere ai miei elettori. L’ho avuta da quando sono entrato con gli ex Articolo 4 dentro il Pd. Non è da adesso che mi sento del Pd. Qualcuno avrà sicuramente snobbato la mia presenza e il mio ruolo. Ho messo il Pd nelle condizioni di vincere in molti comuni.
La sua doppia candidatura è una risposta a quelli che, come dice lei, l’hanno snobbata a livello locale?
Sono un pacifista, non cerco guerre. Cerco di portare la vittoria per la mia squadra. Mi metto a disposizione come ho fatto anche alle regionali, sapendo di poter concorrere contro forze importanti. Mi sono speso nella mia massima onestà e lealtà. Se il Pd oggi avesse potuto mettere in campo persone ancora più forti penso che l’avrebbe potuto fare. Se non l’ha fatto ha sbagliato. Io mi sarei aspettato una maggiore forza, con la presenza di tutti i big, da Tranchida a Gucciardi. Perchè il Pd sta vivendo un periodo non esaltante, è in difficoltà. Allora non solo le giovani leve devono metterci la faccia.
Giacomo Tranchida farà campagna elettorale per lei?
Io gli chiederò di farla, soprattutto perchè è esponente del Pd. Se ci sono veti nei confronti dei candidati è un’altra storia.
E’ difficile vedervi insieme sullo stesso palco.
E’ successo alle regionali per portare un risultato al Pd. Ha vinto Gucciardi. E oggi io e Tranchida potevamo essere messi nelle condizioni di andare in Parlamento assieme. Perchè Tranchida poteva candidarsi alla Camera. Non sono per demolire, quindi. Ho visto a volte un linguaggio spinto, ma voglio la pace. Il Pd deve fare la sua parte. Io la partita me la voglio giocare, non è una assegnazione di posto e posto stare tranquillo. Devo vincere questa battaglia.
In questa sfida non troverà il senatore Tonino D’Alì, di Forza Italia, che non si è ricandidato.
Non ho capito questa scelta. Mi dispiace perchè la città di Trapani perde una persona di un certo peso.
Facendovi i conti in tasca con un candidato del centrodestra più debole si avvantaggia però il Movimento 5 Stelle, o no?
Il senatore D’Alì poteva rispettare le attese. Trapani oggi non ha più un deputato regionale e non possiamo permetterci di perdere neanche la postazione del deputato nazionale. Fino a ieri avevamo tre senatori, oggi rischiamo di non avere nessuno. Bisogna svegliarci un attimo. Credo di essere una persona seria in grado di fare da collante nel Pd e creare un momento di raccolta. Quindi parlerò con i miei colleghi e se ci sono dei mal di pancia passati non credo che li possano addossare a me, che li ho subiti fino ad adesso. E neanche li possono addossare ad un simbolo per cui bisogna fare forza comune. Ricordiamo che ci saranno le amministrative.