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04/02/2018 06:00:00

Politiche 2018: anche Raciti contro Renzi. "Insieme" presenta i candidati a Trapani

 Atro che campagna elettorale serena, dentro il Partito Democratico si stanno già regolando i conti.
Fausto Raciti, segretario regionale dem, è pronto a rimettere il suo mandato nelle mani del segretario nazionale, Matteo Renzi.
Vuota il sacco, Raciti, non ha condiviso nulla nella scelta dei candidati, ha subito i diktat di Roma, adesso lascia.
E' stato in silenzio dal 29 gennaio, nel rispetto del deposito delle liste, ma non può continuare a stare dentro un partito in cui non riconosce più metodi e modelli.
Non si comprende allora perchè abbia accettato la candidatura in listino bloccato.
La farsa del cane che ulula alla luna.
Tutti questi passaggi e annunci di dimissioni, certamente, non giovano ad una campagna elettorale, che parte già in svantaggio rispetto ad un centro destra che lo distacca di 10 punti.

Non si placano, ancora in provincia di Trapani, le polemiche sulle liste.
E' la volta di Camillo Oddo che parla di un potere di partito in mano a pochi, che ha deriso il territorio non rispettandolo. Si è autosospeso dalle cariche che ricopriva:

“Il Pd deve tornare alle sue origini. Deve essere quella forza riformista e plurale che ha dato speranza a questo Paese. Chi pensa di averci messo alla porta si sbaglia. Saremo ancora più determinati di prima perché non lasceremo fallire un progetto politico che abbiamo fatto nascere e crescere con grande sacrificio. Noi siamo e ci sentiamo parte integrante del Pd ma non di questo Pd, che sta perdendo il contatto con il territorio”.

Oddo, ex parlamentare regionale, non si ferma e tira dritto contro la classe dirigente locale del partito: “Quando una dirigenza non riesce a garantire tutte le anime di un partito. Quando la selezione diventa epurazione. Quando alla logica della presenza sul territorio si sostituisce quella dell’appartenenza a questa o quella componente. Quando risorse importanti del partito che hanno dimostrato, sul campo, di allargare il consenso nei confronti del Pd vengono mortificate con vecchi mezzucci della politica da Prima Repubblica è il segnale inequivocabile che quella classe dirigente ha fallito”.

I moti sussultori continuano a Trapani, prende le distanze dalla direzione regionale, Enzo Abbruscato, dopo avere lasciato l'anno scorso la carica di vice segretario provinciale.

Ad Abbruscato hanno fatto seguito Maria Concetta Serse, Danilo Orlando, Tonino Scauso, Stefano Marchinciglio.

Qualche giorno prima ad autosospendersi dal Partito sono stati Giacomo Tranchida, Daniela Toscano, Mino Spezia, Dario Safina, Camillo Oddo.

Scrivono una nota congiunta: “Agire democratico significa coinvolgere tutti quei cittadini, quei dirigenti e militanti che, con fiducia, si sono spesi per il bene della collettività, cercando di dare risposte ai territori che sono pezzi e specchio del Paese. Agire democratico non è mortificare i territori e le loro migliori risorse, in nome della conservazione di un ceto politico. Questo Pd non è altro che una delegazione parlamentare ad immagine e somiglianza dei suoi “proprietari”, quasi a smarrire il senso della comunità. Chi fino ad oggi è rimasto dentro, come noi e tanti altri, sperando nella possibilità di un “secondo tempo”, ora sa per certo che dopo il prossimo goal subìto si porteranno via il pallone, che ormai è loro e basta. Si intuiva da tempo, a dire il vero: ma mai come adesso la “fedeltà al capo” non avrebbe dovuto portare alla delega in barba al territorio. Ci ritroveremo con tutti quelli che, come noi, hanno la passione di servire le proprie comunità ancor prima di comandare”.

La domanda che ci si dovrebbe, però, porre è: perchè Renzi ha messo in lista i fedelissimi? E' questo che dovrebbero chiedersi, senza troppe polemiche e vittimismi. La risposta è una sola: nessuna coalizione il 5 marzo avrà raggiunto il 40%. Sarà necessario fare un accordo, una convergenza. Chiamiamolo Nazareno 2.0 o Renzusconi. Piaccia o meno.
Servirà stabilità e fermezza sulle proprie linee. Meglio, quindi, portare a Roma persone fidatissime, che sono lì e ci saranno anche domani.

La campagna elettorale per le Politiche del 4 marzo è entrata nel vivo.
Si è tenuta ieri mattina la conferenza stampa di presentazione della lista “Insieme”. La lista raggruppa i socialisti, i verdi e i prodiani. Nino Oddo, segretario regionale del PSI, sarà il capolista alla Camera. Al Senato in seconda posizione al plurinominale c'è Cati Marino, di Petrosino.

Tante le donne schiarate in posizione utile. Nino Oddo ha rivolto un appello al Pd affinchè superi le divisioni interne e si concentri a fare una campagna elettorale unitaria come centrosinistra: “A Trapani segnalo il rischio reale di ripetere l'esperienza delle regionali. Nessun eletto”.

Domani mattina alle 10, a Trapani, presso la federazione provinciale il Pd presenterà le candidature alla Camera e al Senato.

Anche il Partito Comunista, di Marco Rizzo, correrà con le sue liste. Raccolte, infatti, oltre 2500 firme che hanno consento al partito di avere candidati i propri rappresentati alla Camera: “ Saremo presenti in 5 collegi su 6 alla Camera, un risultato che rappresenta un segnale molto importante nel processo di ricostruzione comunista in Sicilia. Questo nonostante una legge elettorale antidemocratica, farraginosa e fuorviante, che ci ha indotto in un errore nelle liste per il Senato e che ha portato alla momentanea esclusione, sul quale abbiamo fatto immediato ricorso per far rispettare la chiara volontà espressa da migliaia di cittadini che convintamente hanno sottoscritto le liste in un numero quattro volte superiore al minimo richiesto”.
I candidati per la Camera al plurinominale di Marsala per il Partito Comunista sono: Emilia Calabria, Alessandro D’Alessandro, Eliana La Cavera e Carlo Mazziotta.

Questo pomeriggio alle ore 18, a Mazara, Forza Italia presenterà i propri candidati per Camera e Senato. L'appuntamento è in C.so Armando Diaz, 60. Presezieranno
Toni Scilla, candidato al Senato della Repubblica (collegio uninominale – Marsala); Francesca Intorcia , candidata alla Camera dei deputati (collegio uninominale – Mazara del Vallo); Vincenzo Giambrone, candidato al Senato della Repubblica (collegio uninominale – Agrigento); Andrea Mineo, candidato alla Camera dei deputati –(collegio plurinominale 3 – circoscrizione Sicilia 1).


La Intorcia è un medico del lavoro, chiamata al mondo della politica da Gianfranco Miccichè che l'ha voluta in lista:

“Sono molto lusingata per questo. Rappresentare il territorio mi gratifica. La mia sarà una campagna elettorale che attenzionerà i territori e che avrà come manifesto il programma di Forza Italia. Dalla riduzione delle tasse e dal rilancio dell'economia bisogna partire, senza dimenticare le categorie più deboli. A breve mi incontrerò con il settore artigianato dell'agrigentino, della pesca a Mazara. La mia mission sarà quella di ascoltare le istanze del territorio stando in mezzo la gente. Non è solo la mia campagna elettorale, è di tutti noi".

In questa competizione elettorale anche il Fronte Nazionale-Fiamma Tricolore, che ha presentato i candidati al plurinominale Camera per Marsala: Antonella Impellizzeri, Agostino Vega, Ermenelgida Mandanici e Vittorio Miranda. Per il collegio di Mazara ci sono: Giovanni Salvaggio, Cristina Bruscia, Antonio Di Giorgi ed Alessia di Mauro. Schierati al Senato nel collegio plurinominale per la Sicilia Occidentale ci sono: Maria Fareri, Antonio Vitale, Monica Grillo e Giuseppe Zarcone.
Il partito Repubblicano è sceso in campo, per il collegio plurinominale al Senato per la Sicilia occidentale ci sono: Elvira Foti; Francesco Aliberti; Concetta Mondello; Domenico Valerio Martorana. Per il collegio uninominale al Senato per Marsala c'è Concetta Mondello. Al collegio uninominale Senato per Mazara la candidata è Elvira Foti.