L'arresto è illegittimo. Con questa motivazione il giudice ha deciso di non convalidare l'arresto di Pino Giammarinaro effettuato ieri dai carabinieri a Salemi.
Come abbiamo scritto stamattina, l'arresto è avvenuto ieri sera perché Giammarinaro, indiziato di mafia e soggetto ad alcune misure restrittive, come l'obbligo di dimora, è stato trovato in compagnia di un pregiudicato e senza la "carta" obbligatoria che deve portare con se e mostrare agli agenti.
Si è tenuta stamane – innanzi al Tribunale di Marsala in composizione Monocratica – l’udienza di convalida relativa all’arresto dell’On.le Pino Giammarinaro cui è stata contestata, dai Carabinieri di Salemi, la trasgressione delle prescrizioni relative alla misura di prevenzione applicatagli.
Il Giudice ha ritenuto l’illegittimità dell’arresto in relazione ad uno dei due addebiti mossi nei confronti dell’ex deputato regionale, e cioè quello di non avere con sé la carta precettiva, ragion per cui la misura non è stata convalidata.
Quanto al secondo addebito, la violazione della prescrizione che gli vieta di accompagnarsi con pregiudicati, il Giudice ha ritenuto la mancanza indizi per ritenere sussistente l’infrazione contestata.
Giammarinaro, quindi, è stato rimesso immediatamente in libertà.
Il Giudice ha fissato per il 13 marzo l’udienza all’esito della quale verrà vagliato il merito della vicenda che, come commenta il Difensore Avv. Paolo Paladino, “nasce da un arresto irragionevole perché eseguito senza che ve ne fosse alcuna giustificazione”.