Rischio crollo per il mulino Maria Stella della Riserva delle Saline di Trapani e Paceco.
La Soprintendenza ai Beni culturali ha diffidato i proprietari a mettere in siccurezza e restaurare il mulino risalente al XVI secolo.
"I privati proprietari, possessori e detentori di beni culturali sono tenuti a garantire la conservazione" scrive il soprintendente Enrico Caruso.
Da tempo l'associazione culturale Salviamo i Mulini ha lanciato l'allarme sullo stato in cui si trova il Mulino Maria Stella ed è intervenuta due volte ripristinando le pale.
Il mulino si affaccia sulla strada provinciale Trapani-Marsala, per la posizione in cui si trova, è stato eletto sede del centro visite della Riserva che è stata affidata al WWF.
Sul punto ha chiarito come stanno le cose la responsabile di WWF Trapani Anna Giordano.
"Fa piacere vedere importante interesse sul patrimonio architettonico preziosissimo delle Saline di Trapani e Paceco, da parte di stampa e tv, che puntano i riflettori sul bellissimo mulino Maria Stella, dell’omonima salina, le cui sorti, a metà degli anni 90, erano ben diverse dall’essere ammirata struttura della magica arte di creare il sale solo con acqua di mare, sole e vento. Salina (e mulino) insieme a buona parte delle Saline più prossime alla città di Trapani, erano destinati, nel PRG di Trapani, ad interramento per ampliare l’area portuale, l’area industriale, per realizzare una strada a scorrimento veloce e una linea ferroviaria. Sorte che è toccata prima di allora a molte saline dove ora sorgono palazzi, piazzali e capannoni industriali L’istituzione della Riserva, e prima ancora, l’amore dei salicultori per il loro territorio, cui sono seguiti negli anni diversi riconoscimenti internazionali per l’immenso patrimonio di biodiversità presente (ZPS, ZSC, RAMSAR, IBA), ne ha sancito la salvezza da una scomparsa definitiva ed irrimediabile.
Si coglie pertanto l’occasione per informare che gli interventi per la manutenzione del “Mulino Maria Stella” sono stati autorizzati dall’Ente Gestore dell’area protetta già nel 2017 e recentemente sollecitati."
Il magazzino in locazione al WWF, che funge da Centro Visite per la Riserva - da non confondere con il mulino - è stato oggetto negli anni a lavori di manutenzione ordinaria, l’ultimo dei quali proprio nel 2017.
Tutti gli interventi di recupero dei manufatti ad oggi proposti dai proprietari di questo importantissimo patrimonio culturale e paesaggistico sono stati sempre favorevolmente esitati dall’Ente Gestore, ma spesso è mancata la dotazione economica per poter poi avviare i lavori. Ci si
augura che anche l’Assessorato Regionale ai Beni Culturali, con il quale si è recentemente interloquito per sollecitare in tal senso, possa coadiuvare i privati nel reperimento di eventuali risorse economiche sufficienti per un loro recupero strutturale, rendendo questo territorio ancora più magico e unico.