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27/02/2018 10:18:00

Trapani, morte al B&B "L'orchidea". Parlano i testimoni

Entra nel vivo oggi il processo, che si tiene a Trapani, per fare luce sullee esalazioni di monossido di carbonio emesse dalla canna fumaria del Bed & Breakfast Orchidea che causarono la morte nel sonno del turista toscano Fabio Maccheroni, 43 anni di Seravezza. Solo per miracolo non morì Alessio Menicucci, agente della Procter&Gamble di Cascina, oggi 37enne. La tragedia avvenne nella notte tra il 15 e il 16 agosto del 2016. La canna fumaria era di pertinenza del panificio al pian terreno dell'edificio.

Sul banco degli imputati sono finiti, dopo la richiesta di rinvio a giudizio della procura di Trapani, Benedetta Serafico, 54 anni, gestore del B&B, indagata per omicidio colposo e lesioni gravissime, insieme alla madre Tuzza Augugliaro, 76 anni, proprietaria dell'immobile, entrambe assistite dall’avvocato Giuseppe Rando, e il gestore del panificio Bartolomeo Altese, 35 anni, difeso dall’avvocatessa Donatella Buscaino. Procedimento giudiziario parallelo, invece, per Antonino Serafico, padre 92enne di Benedetta, anche lui proprietario dell'immobile, difeso dall'avvocato Rando, che per le delicate condizioni psico-fisiche dell'anziano, ha ottenuto la separazione della posizione rispetto a quella degli altri tre imputati.

Oggi verranno sentiti i testimoni chiamati dal Pm.