18,45 - “Abusare della credulità popolare e creare inutili allarmismi, strumentali ad improbabile raccolta di consensi in campagna elettorale, non ritengo che possano rappresentare il massimo dell’etica politica. Con sorpresa, apprendo che le crocettiane Anna Maria Angileri ed Antonella Milazzo intendono addebitare ad altri i disastri delle scellerate scelte sull’aeroporto, e non solo, operate dal precedente governo da loro stesse sostenuto”. Così il Presidente della Commissione Affari Istituzionale all’Ars, Stefano Pellegrino, in merito alle vicende che coinvolgono l’Aeroporto trapanese di Birgi.
“È agli occhi di tutti – continua il Deputato – la massima operatività e l’impegno profuso giornalmente dall’appena insediato governo Musumeci per rimediare ai danni cagionati dal governo Crocetta. Mi sarei aspettato che le due politiche marsalesi proponessero programmi e rimedi per salvare il salvabile della stagione estiva del nostro aeroporto”.
“Evidentemente, non sono informate del fatto che il nuovo Consiglio di Amministrazione, composto da professionisti competenti e di massima esperienza, ha già predisposto, in tempo record la nuova proposta di bando da sottoporre alla Regione. Inoltre – prosegue Pellegrino – considerata l’incessante interlocuzione con la Ryanair del Presidente Angius e dei consiglieri Elena Ferraro e Saverio Caruso, è assolutamente probabile che per il periodo estivo le rotte saranno implementate. Del resto, da giurista, non ritengo che sia opportuno impugnare la sentenza del Tar”.
“In definitiva – aggiunge il Parlamentare – con le allarmistiche ed insinuanti dichiarazioni, le due sostenitrici del governo Crocetta, Milazzo e Angileri, denunciano fatti e misfatti compiuti dal governo da loro stesse sostenuto. Ma vi è di più. La stessa Ryanair ha precisato che la chiusura della base di Trapani è solo temporanea in attesa del nuovo bando di gara. Ed ancora, è stato ribadito dalla stessa compagnia irlandese che, all’esito dei risultati del bando saranno riattivate le rotte”.
“Infine – conclude l’Onorevole marsalese – non bisogna dimenticare che restano confermati i collegamenti già schedulati per Praga, Francoforte, Baden-Baden, in aggiunta ai voli per Milano Linate e Roma Fiumicino operati con Alitalia, per Torino con Blue Air e Pantelleria con Mistral in regime di continuità territoriale. Quindi nessun danno addebitabile al governo Musumeci. Un disastro addebitabile al governo Crocetta".
17,00 - "Leggo e sento dichiarazioni di vergognosa speculazione elettorale sull'aeroporto di Trapani. Chi per pudore dovrebbe tacere non lo fa. Il mio governo è adesso chiamato ad affrontare una condizione di emergenza, determinata da una decisione del Tar e dai capricci di una compagnia aerea. Spetta al rinnovato vertice dell'Airgest adottare ogni utile iniziativa per porre riparo ai danni del passato. Il nuovo governo regionale non farà mancare il proprio sostegno ad un piano di rilancio dell'aeroporto trapanese che sia serio e concreto. Le chiacchiere dei ciarlatani le rimandiamo al mittente." Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, dopo la notizia del disimpegno di Ryanair sullo scalo di Trapani.
11,30 - Airgest SpA in merito al Comunicato stampa pubblicato ieri sera da Ryanair, che ha annunciato la chiusura della propria base operativa presso l’Aeroporto Vincenzo Florio, specifica che detta notizia non ha alcun impatto sull’operatività delle rotte già programmate per la stagione estiva.
Risultano pertanto confermati i collegamenti già schedulati per Praga, Francoforte, Baden Baden e Bergamo che si aggiungono ai voli per Milano Linate e Roma Fiumicino operati con Alitalia, per Torino con Blue Air e Pantelleria con Mistral in regime di continuità territoriale.
Il Presidente Avv. Paolo Angius espone come l’azienda stia ponendo in essere, unitamente al Governo Regionale, alle Istituzioni territoriali locali e alle attività produttive tutte, ogni sforzo teso alla realizzazione della migliore stagione “Summer” possibile.
07,00 - E’ una mazzata, una batosta terribile per tutta la provincia di Trapani. Il giorno che nessuno voleva arrivasse è invece arrivato.
Ieri Ryanair ha confermato che la sua ex base a Trapani (che è stata chiusa a ottobre 2017) non sarà riaperta quest’estatea seguito della decisione dell’Aeroporto di Trapani di annullare il bando di gara per la promozione delle rotte. I tre aeromobili basati a Trapani la scorsa estate saranno ricollocati in altre destinazioni del network di Ryanair e, purtroppo, questo si tradurrà con la perdita di 18 rotte, circa 1.1 milioni di passeggeri all’anno e 820 posti di lavoro in loco.
Ryanair continuerà a servire quattro rotte (Baden Baden, Milano Bergamo, Francoforte Hahn e Praga) da/per Trapani con frequenza giornaliera/settimanale, che saranno tuttavia operate con aeromobili di Ryanair provenienti da altre basi, e non da Trapani.
C’era da aspettarselo che sarebbe andata a finire così, ma tutto il territorio sperava in un “miracolo” per salvare la stagione estiva. Così non è stato. Ryanair mette in pausa il suo rapporto con Trapani Birgi come sua base dopo i pasticci del bando per il co-marketing. L’aeroporto di Birgi è praticamente a capitale pubblico, con la Regione socio di maggioranza col 99% delle quote. Nell’ultimo anno si sono dette tante cose per rilanciare l’aeroporto, per fare un nuovo contratto di co-marketing con Ryanair, ma nulla si è fatto. Alla fine è arrivato un bando a cui ha partecipato, a fine 2017, solo la compagnia irlandese. Il bando è stato però impugnato da Alitalia al Tar che ne ha bloccato la procedura di assegnazione a Ryanair. Tutto da rifare, e nel frattempo l’Airgest è rimasta senza governance. Solo qualche giorno fa si è insediato il nuovo ed effettivo Cda. “La stagione è compromessa, ma faremo di tutto per trovare delle soluzioni”, ha detto Paolo Angius, presidente del cda.
C’era da aspettarsi una comunicazione del genere di Ryanair. Il nuovo bando non sarebbe stato pronto prima di aprile, troppo tardi se si considera che Ryanair ha già programmato al Winter 2018 negli scali in cui è basata. Solo parole, solo parole quelle dei politici in queste settimane. Mimmo Turano, assessore regionale alle attività produttive, aveva rassicurato che a breve ci sarebbe stato il nuovo bando, che il governo era entrato in contatto con Ryanair per una soluzione “tampone” per la stagione estiva. Niente.Non è stato così.
Nel frattempo c’è un territorio molto deluso e pessimista per la prossima stagione estiva. Un’economia già precaria a cui viene a mancare una delle poche fonti di sviluppo possibile, la piena operatività dello scalo di Birgi. Molti gli operatori turistici che hanno investito nelle strutture, ma anche tutto l’indotto, e i ristoranti, le attrazioni della provincia di Trapani. L’economia e lo stato d’animo dei cittadini di questa provincia ne risentirà.
Oggi, intanto, il Prefetto incontrerà una delegazione del Comitato per il monitoraggio e la salvaguardia dell’aeroporto. Si parlerà di come scongiurare una situazione che si preannuncia drammatica.
Gli operatori propongono un piano straordinario di promozione della destinazione Trapani che “consisterebbe in acquisto di pubblicità sui portali dei maggiori vettori aerei (Ryanair, Alitalia, Wind Jet, Air Malta etc.) per promuovere la destinazione anche con il potenziamento di rotte da/per l’aeroporto di Birgi. L’acquirente, per non inciampare nella normativa europea sugli aiuti di Stato, sarebbe un ente non pubblico (il Distretto Turistico) utilizzando la bozza di contratto impiegata nel precedente acquisto pubblicitario tra Camera di Commercio e AMS. Sul fronte delle somme necessarie il Comitato indica tre fonti: i fondi attualmente disponibili presso i comuni e stanziati per il 2018 proprio per la promozione turistica (allo stato attuale e con gli attuali comuni partecipanti che potrebbero però allargarsi, circa 1.250.0000 euro; i soldi nelle casse dell’ex Provincia regionale, stornate all’ente a seguito della guerra in Libia e stanziati con apposita finalità di promozione territoriale (2.500.000 euro); una “necessaria e finalmente matura sottoscrizione da parte dei cittadini e degli imprenditori che, al costo di un centinaio di euro, devono – affermano dal Comitato – diventare protagonisti del proprio futuro (noi speriamo in almeno 1.000 sottoscrizioni da 100 euro l’una: 100.000 euro)”.
David O’Brien Chief Commercial Officer di Ryanair ha affermato:
“Siamo dispiaciuti che la nostra base di Trapani non riaprirà nell’estate 2018 a seguito della decisione dell’Aeroporto di Trapani di annullare il piano di promozione delle rotte. Ryanair continuerà a operare quattro rotte da Baden Baden, Milano Bergamo, Francoforte Hahn e Praga verso Trapani da altre basi del network di Ryanair: la decisione dell’aeroporto comporta ora che l’investimento di Ryanair di $300 milioni in aeromobili dovrá essere allocato altrove. Ryanair è fiduciosa che questi tagli a Trapani possano essere rivisti nel corso del prossimo anno, e continuerà a discutere con l’aeroporto per verificare se e come ripristinare la crescita.”
Ma è anche vero che è da anni che Ryanair cercava l’occasione buona per staccarsi da Trapani e dalla sua incapace classe dirigente.
Diverse le reazioni che stanno arrivando in queste ore alla conferma della chiusura della base Ryanair di Trapani.
Questa la segretaria del Pd di Marsala Antonella Milazzo:
È avvenuto quel disastro che nelle ultime settimane avevamo paventato: Ryanair abbandona l'aeroporto di Birgi, condannando a morte il turismo e l'intera economia della nostra provincia. Il Partito Democratico, per anni, ha lavorato per metterlo in sicurezza, trasferendo, con la legge di stabilità 2017, agli aeroporti di Birgi e Comiso, 5 milioni e mezzo di euro nel 2017, 6 milioni nel 2018 e 6 milioni e mezzo per il 2019 ed ulteriori 5 milioni di euro per la ricapitalizzazione di Birgi, e garantendo la stabilità e la salvaguardia degli aeroporti minori. Si poteva così puntare in tempi ragionevoli a superare i due milioni di passeggeri, con un impulso straordinario per l’incremento turistico.
La lentezza del Governo Musumeci nella nomina del Consiglio di Amministrazione e nella gestione della crisi ha prodotto il disastro, annegando in un mare di promesse e chiacchiere quella che è l'infrastruttura vitale del nostro territorio.
Il danno é fatto, la stagione estiva 2018 irrimediabilmente perduta, e con essa le prospettive di lavoro per chi su di essa aveva puntato con i propri investimenti. Una ferita profonda che mi auguro si possa rimarginare prima che muoia quell'embrione di sviluppo, prima che le nostre bellezze scompaiano nuovamente dal ventaglio delle mete turistiche, bruciando gli anni di lavoro che le avevano fatte conoscere al mondo intero.
Continueremo a vigilare ed a incalzare il Governo regionale affinché provi a riparare, almeno in parte, a un danno che rischia di far fare alla nostra provincia un terribile passo indietro.
Su Facebook il sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo difende la sua amministrazione: "abbiamo sempre difeso l'aeroporto di Birgi".