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19/03/2018 07:03:00

Campobello di Mazara, nessuno sgombero ad Erbe Bianche. I migranti sono andati via prima

  Non ci saranno sgomberi stamattina in contrada Erbe Bianche a Campobello di Mazara, perche i migranti avrebbero lasciato il campo prima dell’intervento delle forze dell’ordine previsto per oggi.

Ieri, Saverio Cudia dell’associazione Contadinazioni, ci ha detto che su un totale di circa 50 persone, un gruppo di quattro o cinque avrebbero trovato casa tra Campobello e Tre Fontane. Più della metà sarebbero proprio andati via dalla città. Una quindicina invece avrebbe trovato un riparo lontano da Erbe Bianche. Altri infine si sarebbero sistemati nei casolari di campagna messi a disposizione da alcuni datori di lavoro.

Abbiamo protocollato al comune di Campobello una petizione di 250 firme – ha affermato Cudia – dove, tra le altre cose, chiediamo che si attivi la procedura per la residenza virtuale e che si faccia partire il ‘piano casa’ così come lo abbiamo proposto”. 

Nella petizione si legge che l’iscrizione all’anagrafe virtuale “è il presupposto per esercitare effettivamente determinati diritti fondamentali e civili, come le prestazioni di assistenza sociale, alcune prestazioni sanitarie, l’accesso agli alloggi di edilizia residenziale pubblica e i diritti politici”. E sugli affitti è stata proposta una mediazione da parte dell’Amministrazione comunale, attraverso la quale “si potrebbe creare un incontro tra l’offerta, rappresentata dalle case sfitte a Campobello, e la domanda da parte dei lavoratori stagionali”. 

 

Avevamo sentito anche l’assessore Dilluvio che, insieme al sindaco Giuseppe Castiglione, ha seguito la vicenda dei migranti stagionali in ogni sua fase.

 

Ci può fare il punto su questa difficile situazione?

 

La nostra amministrazione ha cercato di fare tutto il possibile, compatibilmente con quanto la legge ci permette di fare. In prefettura, di concerto anche con Libera e la Croce Rossa, si era cercato di dare una soluzione alternativa, anche se temporanea ai lavoratori che occupano il campo ad Erbe Bianche. Capiamoci, le decisioni non sono mai state prese d’imperio, ma ci si è sempre confrontati, oltre che con la prefettura e le associazioni, anche con la questura e con la locale stazione dei carabinieri. In questo senso, proprio per evitare lo sgombero coatto, avevamo messo in piedi due grandi tendoni per una capienza complessiva di circa 50 posti letto nel parcheggio dell’ex oleificio Fontane d’Oro. Al momento del trasferimento però hanno dato forfait.

 

Come mai?

 

Dopo i controlli delle forze dell’ordine, era emerso che una parte di queste persone non era in possesso del permesso di soggiorno. Sarebbe stato impossibile da parte di un’istituzione pubblica garantire loro una sistemazione in queste condizioni di completa illegalità. E per questi motivi ci siamo sentiti rispondere: “O tutti, o nessuno”. E non è la prima volta che accade. Qualcosa di simile era già successa a metà ottobre, quando a fronte della disponibilità di 250 posti a Fontane d’Oro, il requisito del permesso di soggiorno aveva prodotto la stessa risposta: ‘o tutti, o nessuno’.

 

Cosa accadrà il prossimo ottobre, quando riprenderà la raccolta delle olive?

 

Stiamo lavorando per dividere la presenza dei migranti su due territori: Campobello e Castelvetrano. Grazie al prefetto Darco Pellos, lo spiazzo esterno dei locali della Gruppo 6 Gdo di via Partanna a Castelvetrano potranno essere disponibili ad accogliere 600/700 persone. In quest’ottica c’è già stata l’autorizzazione da parte dell’Agenzia dei beni confiscati. Questo soltanto per il periodo di tempo circoscritto alla raccolta. L’area di presterebbe all’installazione di un numero di tende molto più ampio rispetto a quello di Fontane d’Oro. E se, per la prossima stagione, i Vigili del Fuoco ci autorizzassero ad ampliare Fontane D’Oro, anche di un centinaio di stalli, portando i 255 posti a 350, i restanti 600/700 (mi aspetto una diminuzione complessiva, viste le criticità riscontrate nella stagione passata) potrebbero essere accolti appunto nello spazio esterno dell’ex Gruppo 6.

 

Egidio Morici