Due anni e mezzo di reclusione, questa la pena inflitta a Michele Licata, imprenditore marsalese ex re delle sale da ricevimento.
Licata è stato condannato per lottizzazione abusiva dei terreni della zona di Torrazza, una zona vincolata, su cui cominciò a costruire un albergo in tre strutture spacciandole, sulla carta, per opifici. La sentenza è stata letta poco fa al tribunale di Marsala. Il giudice ha disposto anche la confisca dei terreni di Licata che saranno dati al Comune di Petrosino, costituitosi parte civile, assistito dall'avvocato Giuliano Pisapia. Licata è stato condannato a un risarcimento danni in favore del Comune di Petrosino da quantificarsi in sede civile per il danno materiale ed in 20.000 euro per danno non patrimoniale.
Condanna per danno non patrimoniale a risarcimento di 15.000 euro per Legambiente, assistita dall'avvocato Giovanni Gaudino, ed euro 2000 per l'associazione Codici.
Licata, difeso da Carlo Ferracane, è stato assolto dagli altri capi d'imputazione, quelli sulla realizzazione, abusivamente, di una strada e del lido sulla spiaggia di Torrazza.