Meno di un mese e la città di Trapani, insieme ad altri dodici Comuni della provincia, sarà chiamata al voto. La città esce da un momento molto difficile, un anno di commissariamento che ha portato solo l'ordinaria amministrazione e una raccolta differenziata, iniziata da poco, in maniera errata.
I candidati in corsa sono cinque, tutti con la loro proposta per farla risorgere dalle ceneri. Ma siamo sicuri che si tratta di ceneri accumulate in un anno di commissariamento?
Intanto sembra che le dichiarazioni di Piero Savona, ex candidato sindaco e ora anche ex PD, siano destinate a produrre effetti ad amministrative concluse. C'è un punto dal quale si parte: pochi i programmi che si sentono per la città. Ognuno ha delle proposte ma pare che siano dei contenitori troppo poco riempiti e per di più alla rinfusa.
Savona dice che questi programmi c'erano, lui da oltre un anno aveva messo mano al risanamento della città. Ma allora, al netto di Baldo Gucciardi, al netto di chi osteggiava tale candidatura, perchè Savona non si è ugualmente candidato? Perchè dire che la colpa è di quella classe dirigente che non lo avrebbe appoggiato? Insomma, se la coalizione c'è, se il programma c'è perchè il passo indietro?
Al contrario, il problema sorge quando c'è la persona e non c'è tutto il corollario. Savona spieghi realmente come stanno le cose, sembra da irresponsabili impedire una candidatura con alleanze e programmi e soprattutto di bandiera. In questo caso la chiarezza non la richiede l'elettore ma il tesserato PD che domani andrà a votare.
Tranchida è in giro con il suo pulmino bianco, va su e giù per la città, un modo dinamico e veloce per raggiungere il centro storico e le periferie. A parlare della sua idea di città è Danilo Orlando, candidato al consiglio comunale con la lista “Trapani con Coerenza” in appoggio a Tranchida. Orlando spazia dal ripristino dell’arredo urbano e riqualificazione del verde pubblico creando, con materiali di riciclo e coinvolgendo i giovani del quartiere, un’area giochi per bambini, alla promozione sociale a favore di donne e giovani inoccupati, avviando laboratori che produrranno oggetti destinati alla vendita.
Ha incontrato i pescatori Giuseppe Mazzonello, candidato sindaco per il movimento Cinque Stelle. Non c'è un piano regolatore del porto, dice Mazzonello: “L'amministrazione comunale adotterà tutte le misure e gli strumenti per un confronto serrato con l'Autorità di Sistema Portuale, soprattutto perché non ci si dimentichi che il porto non è solo quello commerciale e turistico, ma che c'è anche quello peschereccio, all'interno del quale credo sia necessario individuare anche interventi di importanza strategica, come la sicurezza degli ormeggi ed una efficiente ed efficace gestione dei flussi e dei servizi nella banchina”.
Una città a misura di bambini è quello che vorrebbe mettere in piedi Peppe Bologna con il suo progetto che vede l'area di Villa Margherita completamente rinnovata. Palestra all'aperto e scuola per l'infanzia con laboratori di lingua araba, ma ancora area attrezzata con pavimentazione in gomma e spettacoli che non sia solo lirici ma anche di prosa, con eventi culturali accessibili ai più piccoli.
A pensare come recuperare i fondi europei è il candidato Vito Galluffo. In ragione del fatto che ci sono sempre meno trasferimenti di denaro dallo Stato e dalla Regione ai Comuni si rende necessario puntare altrove. Galluffo è pronto a creare una task force che sarà composta da dipendenti comunali e da consulenti esterni, se necessario, per avviare tutte quelle che saranno le pratiche per attingere ai finanziamenti.