Si è messo un punto alla querelle che vedeva da una parte i giornalisti e dall'altra parte Giacomo Tranchida e la Sindaca di Erice, Daniela Toscano.
La lettera inviata da Tranchida, candidato sindaco a Trapani, al Presidente dell'Ordine dei giornalisti aveva come obiettivo quello di stoppare la stampa.
Fermarla in cosa? Nulla di falso è stato scritto, si è data notizia di alcune visite che i Carabinieri hanno fatto al Comune di Erice, richiedendo documenti relativi agli appalti del 2015.
Tranchida, insieme alla Toscano, hanno parlato di mascariamento e di bufale, nel caso della Sindaca della vetta ci si è spinti nell'affermare che tutto era costruito ad arte.
Sono seguite le minacce di querele ai giornalisti, poi è arrivata quella vera, per diffamazione, ad opera di Gianfranco Criscenti, giornalista dell'Ansa, nei confronti della Toscano.
E ieri pomeriggio ha risposto l'Ordine dei giornalisti, congiuntamente con l'Associazione siciliana della stampa regionale e provinciale di Trapani.
Sia l'Ordine che il sindacato dei giornalisti ritengono che non emerge nessun rilievo degno di nota nella lettera inviata da Tranchida. Gli articoli hanno solo reso noto ciò che nella cronaca esiste: la visita dei Carabinieri, la richiesta di documenti e quindi le indagini in corso. Sia l'Ordine che l'Assostampa esortano i giornalisti a fare di più e meglio il loro lavoro, respingendo il tentativo di indurli al silenzio.
Le ultime settimane di campagna elettorale si spera vengano utilizzate per focalizzare le criticità e le soluzioni che riguardano Trapani.
Non ci si trascini in polemiche che poco hanno a che fare con la collettività, che si aspetta un salto di qualità e la tutela degli interessi cittadini che, troppe volte, sono stati messi da parte.
Il botta e risposta tra Tranchida e Maurizio Santangelo, Senatore dei Cinque Stelle, è servito. Il primo ha, in una nostra intervista, sostenuto che il movimento grillino ha violato le regole di democrazia interna non scegliendo il candidato sindaco con le comunarie.
Ha risposto Santangelo:
“Il ragioniere Giacomo Tranchida è l'ultima persona che può parlare di regole di democrazia interna ai partiti. Certamente non può parlare delle regole del Movimento 5 Stelle, che non conosce, ignorando che le comunarie non sono un obbligo statutario ma una possibilità che viene indicata dove ci sono più candidature. Il Movimento 5 Stelle di Trapani ha scelto Giuseppe Mazzonello proprio in un esercizio di piena libertà e democrazia. Piuttosto il ragionier Tranchida dovrebbe chiedersi quel è il suo senso democratico, considerato che ha imposto persino a dirigenti del suo partito di candidarsi sotto le insegne del Pd, come se ne vergognasse. Sorvolo sulla finta scelta di civismo per mettere assieme un'accozzaglia di liste e personaggi iper riciclati della politica trapanese, costringendo decine di persone per bene e alimentate da sano slancio democratico a stare insieme a costoro per farvi da portatori di voti. Questo si è ampiamente antidemocratico”.
E sul famoso termovalorizzatore? Non c'è traccia nel programma di Trachida, il candidato parlava di altro, nuove tecnologie e non un inceneritore.
Almeno un punto in comune Tranchida e i Cinque Stelle ce l'hanno.
Chi l'ha detto che la lista “Progresso e Rinascita” non c'è?
E' questa la domanda che ieri Vito Galluffo, candidato sindaco di Trapani, ha fatto a quanti ipotizzano che la lista sia solo di Popolari e Autonomisti- Idea Sicilia.
Si tratta di una bicicletta, sottolinea Galluffo, ma i candidati del movimento sono tanti e sono schierati in lista anche a rappresantare il percorso di Nicola Messina.
Non ci sono, dunque, maternità o paternità da attribuire ma una lista che vede la compartecipazione di due aree politiche con il raggruppamento di candidati presi da entrambi gli schieramenti.
Mancano tre settimane e la città sarà chiamata al voto, i cinque candidati giocano le loro carte, nello specifico i loro programmi.
Trapani sta affrontando il dramma della raccolta differenziata, le vie sono invase di rifiuti e il caldo non aiuta a rendere la città vivibile.
Da più parti si è chiesta la pulizia straordinaria dal centro storico alle periferie, lo ha fatto Galluffo e prima ancora Peppe Bologna, e lo stesso Giacomo Tranchida che ha finanche diffidato il Commissario straordinario, Francesco Messineo.
Il futuro Primo Cittadino con queste criticità si dovrà confrontare, non in ultimo con i tagli che il Governo regionale ha fatto al trasporto pubblico urbano.
A Trapani a gestire il servizio è l'Atm, che gestisce anche le strisce blu e alcune aree di parcheggio. Giuseppe Mazzonello, candidato sindaco dei Cinque Stelle, ha incontrato Massimo La Rocca, amministratore unico della società. L'incontro ha avuto come filo conduttore il Piano Urbano della Mobilità e il Piano Urbano del Traffico, si vuole consentire ad ATM di programmare interventi sul parco automezzi e partecipare ai bandi regionali, nazionali e europei.
I Cinque Stelle hanno una nuova idea di mobilità: il TramTreno.
Infine, stamattina Bartolo Giglio, candidato sindaco della Lega, presenterà la lista e gli assessori. Forse ci siamo anche con il programma.