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19/05/2018 06:00:00

Trapani, dopo le proteste l'Asp interviene sulla PET al Sant'Antonio Abate

 Dopo le proteste, l’Asp corre ai ripari e aggiusta qualcosa all’Ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani. Il caso è quello della PET, una tecnologia molto importante che serve ad individuare precocemente patologie gravi come quelle tumorali.

Nei giorni scorsi infatti c’è stata la protesta di Salvatore, un lettore che su Tp24.it ha raccontato l’odissea per prenotare una visita usufruendo della PET. Uffici completamente slegati tra loro, trafile burocratiche, telefonate, viaggi da Marsala a Trapani per ritirare un modulo, centralinisti che non conoscevano dell’esistenza di questo importante strumento.
Adesso l’Asp annuncia che dalla prossima settimana sarà raddoppiato il numero di pazienti trattati con la PET al Sant’Antonio Abate.
La segnalazione a quanto pare ha fatto effetto. Comunica infatti l’Asp che le prestazioni saranno effettuate per due giorni la settimana e passeranno da sei a dodici. La decisione è del commissario dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani Giovanni Bavetta, di concerto con il primario di Medicina nucleare dell’azienda ospedaliera Villa Sofia di Palermo, Antonino Moreci, che cura il servizio in convenzione con l’ASP.

La PET/TC, inaugurata a Trapani nel settembre 2016 è un’apparecchiatura di alta tecnologia diagnostica di Medicina nucleare per la diagnosi precoce dei tumori, nella valutazione della loro diffusione, nel documentare l’efficacia di una terapia oncologica, chirurgica o radiante e nella diagnosi precoce delle recidive, effettuato tramite un'unica macchina che utilizza due tecnologie: la PET (Tomografia ad emissione di positroni), che aiuta a rivelare il funzionamento e il metabolismo di organi e tessuti, combinata con la TC (Tomografia computerizzata) che fornisce una chiara visualizzazione delle strutture anatomiche.


Integrandosi perfettamente con i sistemi di radioterapia oncologica consente di predisporre tempestivamente piani di trattamento ottimizzati per irradiare selettivamente i tessuti tumorali metabolicamente attivi, risparmiando al massimo i tessuti sani.
I locali del servizio di Medicina nucleare, sono annessi all’unità operativa di Radiologia medica del Sant’Antonio Abate.
“Vista la crescita delle prenotazioni – spiega Moreci – abbiamo deciso di incrementare il servizio. Inoltre, insieme all’Asp, abbiamo messo a punto l’invio tramite telemedicina delle immagini diagnostiche direttamente a Villa Sofia, velocizzando così i referti che potranno così essere consegnati ai pazienti entro 48 ore invece che una settimana”.
“Abbiamo anche provveduto a semplificare le procedure di prenotazione – aggiunge Bavetta - grazie al responsabile del CUP Andrea Pirrone, considerando in ogni caso non può essere effettuata direttamente dell’operatore CUP, perché prima dell’esame occorre sempre una valutazione da parte degli specialisti di Villa Sofia. Inoltre con l’avvio dei concorsi assumeremo tecnici di laboratorio e soprattutto specialisti in medicina nucleare, nuove figure già inserite nella pianta organica, così da avere le professionalità necessarie all’interno dell’azienda”.
Il caso della Pet testimonia come la sanità in Sicilia debba essere sempre stimolata, come ci voglia il cittadino solerte che mette da parte i propri malanni per avventurarsi nella burocrazia della sanità e ottenere qualcosa.