Sono 932 le persone sbarcate questa mattina nel porto di Catania con la nave Diciotti della Guardia costiera e salvati in sette operazioni di soccorso al largo della Liba. Nell’imbarcazione ci sono anche due cadaveri recuperati duranti gli interventi di salvataggio. Cinque dei migranti, quattro donne incinte e un minorenne, sono stati già trasferiti in ospedali siciliani di Agrigento e Palermo con elicotteri del 118, dopo un primo trasbordo a Lampedusa. Sul molo il personale per lo sbarco e sono presenti anche investigatori della squadra mobile della Questura delegati dalla Procura distrettuale di Catania a svolgere le indagini del caso.
Stanno in silenzio, quasi increduli che il loro "viaggio delle speranza" abbia avuto approdo in un porto sicuro italiano. Dal ponte di nave Diciotti della guardia di finanza i 932 migranti, salvati in sette operazioni di soccorso nel mare Mediterraneo, guardano con curiosità il molo di Catania e i soccorritori, giornalisti, cameraman e fotografi che lo affollano con, nello sfondo, la mole imponente dell’Etna. Sono quasi tutti eritrei, molte famiglie con bambini. Una donna si affaccia e parlando con i cronisti dice: «Siamo sulla nave da tre giorni, oggi sono molto contenta: viva l’Italia».