Tp24.it si ha scritto diverse volte sul business sulla pelle dei migranti, e ci siamo occupati anche di Norino Fratello, l'ex deputato regionale arrestato all'alba di oggi nell'operazione "Brother".
Di lui proprio di recente, in un articolo che riassumeva un po' tutte le nostre inchieste (qui l'articolo completo) abbiamo raccontato:
Uno dei protagonisti in queste vicende è Norino Fratello, ex deputato regionale dell’Udc, che ha patteggiato anni fa una pena di un anno e mezzo per concorso in associazione mafiosa. Tutti lo ricordano per la sua domanda fatta al giudice: “Se patteggio mi posso ricandidare?”. Il nome di Norino Fratello entra a gamba tesa sull’affare dell’ospitalità ai migranti, con le cooperative a lui riconducibili, gestite dall’ex deputato ma non a lui intestate che fanno base ad Alcamo. Coop che prima si occupavano di anziani e disabili e poi si sono direzionate sull’accoglienza dei migranti tra Castellammare e Alcamo. Fratello in questi ultimi anni ha trovato un socio d’eccezione. L’imprenditore marsalese Michele Licata, destinatario di un sequestro da 127 milioni di euro, proprietario delle maggiori strutture ricettive della provincia, condannato per abusivismo edilizio, truffa allo stato, evasione fiscali, riciclaggio.
Su questi affari ci fu un testimone chiave che era Lorenzo La Rocca, che amministrò la coop Letizia, la cooperativa più importante tra quelle nella galassia di Fratello. Ma come ha lo stesso La Rocca ha confidato è stato praticamente un prestanome.