Vittorio Sgarbi è stato condannato dal Tribunale di Marsala nel processo che lo vedeva imputato per diffamazione ai danni del maresciallo dei carabinieri Giovanni Teri di Salemi. L'ex sindaco di Salemi è stato condannato ad una multa di 2700 e al risarcimemto danni di 30 mila euro alla parte civile, appunto il maresciallo.
Il processo nasce a seguito delle querele presentate da Teri, che all’epoca dei fatti (2011-12) era comandante della stazione dei carabinieri di Salemi. Il militare si è costituito parte civile con l’assistenza dell’avvocato Mariella Martinciglio.
Secondo l’accusa, Sgarbi e l'ex vicesindaco Antonella Favuzza (anche lei imputata) avrebbero “in più occasioni” rilasciato dichiarazioni “tendenti a gettare discredito sull'operato” del sottufficiale. Teri ha svolto attività di pg nell’ambito dell’inchiesta “Salus Iniqua” e in altre che poi furono alla base del provvedimento sfociato nello scioglimento del Comune di Salemi per infiltrazioni mafiose.
Durante l'ultima udienza è stata smentita la circostanza che Teri avesse partecipato ad una cena a casa di Pino Giammarinaro.