Ad una settimana dal soccorso le 177 persone a bordo della Diciotti non possono sbarcare al porto di Catania. Intanto la Procura di Catania apre un'inchiesta per il mancato sbarco. Per il Viminale la Diciotti è solo «in scalo tecnico» sul molo di Levante del porto catanese. L’unica disposizione per il comandante del pattugliatore della Guardia costiera dalla quale i 177 migranti soccorsi in acque maltesi la notte del 16 agosto scorso continuano a non poter scendere. Un caso che si trascina da una settimana, da quando l’unità militare ha preso a bordo gli immigrati a 17 miglia da Lampedusa dopo che — come otto profughi hanno raccontato alla polizia — erano stati scortati sulla rotta per l’Italia e poi abbandonati in condizioni meteomarine preoccupanti da tre presunte (hanno spiegato) imbarcazioni maltesi.
MALUMORI GUARDIA COSTIERA - Ai malumori della Guardia costiera - come riporta il Corriere - che continua a rivendicare il suo diritto-dovere a soccorrere chi è in difficoltà, si aggiungono quelli di chi al Viminale non era stato informato dell’operazione di salvataggio e che vede nel comportamento dei soccorritori una contraddizione con la strategia per contrastare gli sbarchi sul territorio italiano. Tanto più che la risposta dell’Europa alla richiesta ufficiale dell’Italia di redistribuire fra i Paesi membri i migranti sulla Diciotti tarda ad arrivare. Solo la Francia viene considerata affidabile, anche se non sono stati ancora definiti i particolari del suo intervento.
IRRITAZIONE DEL COLLE - Il tempo stringe, e il prolungato divieto di sbarco irrita il Colle: già il 12 luglio scorso il presidente della Repubblica Sergio Mattarella era intervenuto per sbloccare lo stallo dei profughi trasferiti dalla Vos Thalassa e trattenuti sempre sulla Diciotti. Ottimista il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli che auspica «soluzioni» entro oggi. «I migranti, l’equipaggio della Diciotti, il governo e il sottoscritto hanno già aspettato abbastanza».
INCHIESTE DELLA MAGISTRATURA - Nel frattempo sul caso Diciotti si continua a muovere la magistratura. Anche la Procura di Catania ha aperto un fascicolo modello 45, per ora senza ipotizzare reati, mentre quella di Agrigento ha avviato una seconda indagine — la prima è sugli scafisti dei 177 — sull’illecito trattenimento a bordo degli immigrati.
SEQUESTRO PERSONA - Di «sequestro di persona» parlano Andrea Maestri di Possibile, lo scrittore Roberto Saviano e il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, mentre Save the Children chiede al governo «di trovare subito una soluzione». E Medici senza frontiere si è detta pronta «a prestare cure e aiuti psicologici» ai migranti imbarcati.