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30/08/2018 11:26:00

Caos Pd. Domenico Venuti si dimette dalla segreteria regionale e da commissario a Marsala

Terremoto nel Partito Democratico in provincia di Trapani e a Marsala. Domenico Venuti si dimette dagli incarichi regionali e da quello di commissario dem del circolo di Marsala.
Una lunga lettera e tanta l'amarezza che traspare accanto a una riflessione che non lascia dubbi: il partito ha perso ma non si è mai più rimesso in piedi.


Il gruppo dirigente inadeguato, le faide interne e gli umori sempre meno rosei hanno portato Venuti a prendere le distanze da quello che è stato il suo punto di lancio politico, delfino del deputato regionale Baldo Gucciardi.
A ciel sereno la decisione dell'ex dirigente del Partito Democratico che si dimette in maniera irrevocabile.
Venuti è anche il sindaco di Salemi, cittadina chiamata al voto nel 2019, attenta analisi vorrebbe che la presentazione con quel simbolo comporterebbe di fatto una pesante sconfitta.
Di seguito la lettera di dimissioni.

Ho riflettuto molto sullo stato del Partito Democratico e sulle ragioni del mio impegno che, dalla fondazione nel 2007 in poi, è cresciuto in termini di tempo e ruoli. Non ho mai temuto le sconfitte elettorali e mi sono sempre adoperato, a prescindere dalle percentuali di consenso raggiunte, perché ho trovato nelle idee e nei valori condivisi un ottimo motivo per lavorare con passione anche nei tanti momenti difficili affrontati sia a livello locale che nazionale.
Ma quello che è successo negli ultimi mesi, specie durante e dopo l'assemblea nazionale del sette luglio scorso, ha fatto emergere con prepotenza ciò che è stato, a mio avviso, alla base della sconfitta clamorosa alle elezioni del quattro marzo.
Una sconfitta profondamente politica, più che elettorale, di un gruppo dirigente inadeguato che ha perso via via il contatto con il territorio e con i problemi della gente per ripiegarsi definitivamente su se stesso e sulle faide interne, che purtroppo sono diventate l'unica vera ragione dello stare insieme. Le sconfitte fanno parte della vita ma una battuta d'arresto come quella subita imponeva l'apertura di una riflessione seria e costruttiva per una ripartenza convincente, in grado di recuperare il rapporto con la base del Pd e con la società. Ma al momento nulla si intravede all'orizzonte.
Tutto questo è per me inconcepibile e inaccettabile, a maggior ragione da quando faccio il sindaco e tengo il fronte quotidianamente tra mille difficoltà, affrontandole senza pregiudizi e nell'esclusivo interesse della comunità che amministro.
Questo è per me l'impegno politico e vorrei che tornasse ad esserlo per un partito che non può più pensare di vivacchiare su categorie politiche e culturali del passato, alcune delle quali meritano sicuramente un profondo aggiornamento alle nuove esigenze ed al nuovo sentire della società: un partito certamente non populista ma profondamente popolare.
Non me la sento di continuare a sostenere questo stato di cose, anche se rimarrò attento nel valutare qualunque segnale che indichi una netta inversione di tendenza.
Per questo, senza alcuno spirito polemico, comunico le mie dimissioni irrevocabili da componente della segreteria regionale e conseguentemente da commissario del Pd di Marsala, ruoli che mi erano stati affidati dal segretario regionale, Fausto Raciti, a cui ho già anticipato questa mia decisione e che ringrazio per la fiducia accordatami in questi anni.
Ritengo sia più utile dedicare le mie energie esclusivamente al ruolo di sindaco, almeno finché lo vorrà la comunità che amministro da quattro anni con passione e dedizione.