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04/09/2018 06:00:00

Trapani. Finito il rodaggio, Tranchida deve risolvere i problemi. Nel frattempo il Pd...

 E' finito il tempo di rodaggio della Giunta trapanese guidata da Giacomo Tranchida, dopo i primi mesi in cui si è tentato di mettere ordine a una macchina amministrativa che veniva da un anno di commissariamento.


Adesso ci sono gli impegni seri, le risposte concrete da rendere ai territori e a quelle periferie che sono state relegate al degrado. All'appello manca ancora il nome di un assessore, ci pensa bene Tranchida, la sua strategia lavora in sordina per completare la giunta.
L'ultima mossa di nominare in squadra Rosalia d'Alì ha creato qualche malumore ma ha allo stesso tempo dato prova di come intende procedere il sindaco. Punta sulla comunicazione, avendo perfettamente capito che sbagliando quella si cola a picco.
Tante le sfide che si dovranno affrontare, con un consiglio comunale allineato e coperto, con qualche goccia di opposizione.
Mira in alto Tranchida, sa bene che si gioca il suo futuro politico: in ballo c'è Trapani che, con tutto il rispetto, è ben altra cosa di Valderice ed Erice.
Ad attendere ci sono gli impegni presi in campagna elettorale, dalla differenziata allo sviluppo del turismo, all'attenzione per l'ambiente e per gli animali, dallo sviluppo della città all'attenzione per i quartieri popolari.


Giuseppe Guaiana, presidente del consiglio comunale, è alle prese con l'adeguamento ai nuovi gettoni di presenza. La nuova normativa ha ridotto notevolmente l'obolo per i rappresentanti consiliari, non più 87 euro per seduta ma 34,16.
L'atto è stato votato all'unanimità dei consiglieri comunali e reso immediatamente esecutivo.


A chiedere una ulteriore riduzione del 10% sono le due consigliere del movimento Cinque Stelle: Chiara Cavallino e Francesca Trapani. I grillini hanno il loro cavallo di battaglia: l'abbattimento dei costi della politica. Le due pentastellate hanno deciso di decurtarsi ulteriormente il gettone di presenza devolvendo la somma accantonata a casi di necessità e di indigenza, ad associazioni benemerite in campo sociale.
In tal senso si muove anche Tranchida, ha presentato un atto deliberativo, già approvato dal consiglio comunale, con il quale si dà il via libera alla convenzione tra Comune e Libero Consorzio al fine di avere, per ragioni di utilità e di economia, lo stesso segretario generale.
Si tratta di Giuseppe Scalisi, la convenzione ha una durata di sei mesi e presenta un risparmio per le casse comunali, lo stipendio di Scalisi, infatti, verrà pagato per il 50% dal Libero Consorzio e per l'altro 50% dal Comune.


Cosa si muove politicamente a Trapani? Il 2019 sarà l'anno di un impegno elettorale importante: le elezioni europee.
Il Partito Democratico non ha buona salute, le dimissioni di Domenico Venuti dalla segreteria regionale dem hanno lanciato un ulteriore grido di allarme.
La stagione dei congressi dovrebbe partire ad ottobre, ed il quadro a Trapani inizia a delinearsi. Quasi certamente a lasciare la segreteria del circolo cittadino sarà Francesco Brillante, tante le cose che non sono state chiarite e la sua amicizia personale e politica con Pietro Savona non è passata inosservata. Brillante paga lo scotto di essere quello che è, dicendo ciò che pensa e non bypassando i rapporti personali.


Insomma, il PD di qualche mese fa ha mollato Savona per mettere una bandierina di vittoria sull'elezione di Tranchida. Cosa non gradita a Brillante, anche se non c'era nessun simbolo di partito.
Per la segreteria, con la nuova stagione congressuale (per acclamazione) ci potrebbe essere in lista Valentina Villabuona, che nelle ultime settimane è ritornata in simpatia a Tranchida.
Il sindaco di Trapani sarà in prima persona a dettare la linea e a chiedere garanzie, i consiglieri comunali eletti sono molto vicini alle sue posizioni e chi non lo era adesso è passato alla sua corte. Lo stesso Enzo Abbruscato e Dario Safina potrebbero indicare un altro nome su cui convergere.
Cambia lo scenario a Trapani ma cambia in tutta la provincia, i risultati elettorali del sindaco di Trapani non possono lasciare indifferenti.