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12/09/2018 09:15:00

La tartaruga Albert è tornata libera nelle acque di Trapani

 Anche Albert (nome scelto dal “tartavoto”, in onore di Albert Einstein) è finalmente tornato libero. Ieri mattina, intorno alle 9,30, l’esemplare di Caretta caretta curato al Centro di Primo Soccorso per Tartarughe Marine dell’Area Marina Protetta Isole Egadi ha ripreso il mare alla presenza di numerosi partecipanti e dei funzionari della Ripartizione Faunistico Venatoria di Trapani.

Albert, un individuo con un’età stimata intorno ai 20 anni e un peso di circa 14 kg, era stato recuperato in località Porta Ossuna a Trapani da alcuni cittadini che l’avevano trovata in difficoltà a causa di problemi di galleggiamento. L’esemplare, completamente ricoperto di alghe e stremato, è stato così trasferito al Centro di Primo Soccorso a Favignana.

A determinare le condizioni critiche di Albert sono stati i materiali plastici che aveva ingerito in mare. Grazie alle cure ricevute l’esemplare è riuscito ad eliminare con le feci un tappo di plastica intero, un cordino lungo 20 cm e vari frammenti di plastica. Al momento del recupero, inoltre, Albert presentava un bastoncino per la pulizia delle orecchie incastrato nel palato.

I dati di Legambiente ci indicano che il 9% dei rifiuti sulle nostre spiagge è costituito dai bastoncini per la pulizia delle orecchie di materiale non biodegradabile. In sole 46 spiagge, monitorate tra il 2016 e il 2017, ne sono stati trovati quasi 7.000. Questi particolari rifiuti plastici provengono dagli scarichi dei nostri bagni, a causa dell’inefficienza del sistema di depurazione che non riesce a bloccarli e alla cattiva abitudine, da parte del consumatore di buttarli nel wc.

Prima della liberazione è stato dedicato un momento di approfondimento sulle attività svolte dal Centro, le buone prassi e le azioni del progetto Life+12 Tartalife, finanziato dalla UE, di cui l’AMP è partner.

Ad accompagnare Albert verso il mare, insieme al Direttore ad interim dell’AMP “Isole Egadi”, Filippo Oliveri, è stato il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida.

“Porre l’attenzione sul problema delle plastiche e su ciò che, con semplici accorgimenti, possiamo fare per contribuire alla salute del mare e dell’ambiente, è importantissimo” è

stato il commento del Direttore dell’AMP, che ha aggiunto “spesso guardiamo ai problemi come se fossero distanti dal nostro agire quotidiano, ma l’osservazione dell’effetto delle nostre abitudini, partecipare al ritorno in natura di un animale in difficoltà, può accendere in ciascuno di noi il desiderio di correggere alcune consuetudini errate”.