Che Trapani avesse un problema con la pioggia ormai è evidente da diversi anni. Lo scorso venerdì la città è andata in tilt per un violento acquazzone. Sui social si sono scatenati i fotomontaggi, con gondole che navigavano per le strade allagate, e non solo. Sono arrivate, attraverso commenti e post su Facebook, molte accuse sull’attuale amministrazione comunale. La causa veniva addossata al Sindaco di Trapani Giacomo Tranchida perché non sono state pulite le caditoie della città. Il Sindaco Tranchida ieri ha spiegato qual è stato il problema: “Non è un problema di caditoie e tombini. Solo una decina di tombini presentava delle ostruzioni. E qualcuno ne era a conoscenza”.
A conoscere il problema erano certamente i dirigenti e gli impiegati del comune, che non hanno segnalato il problema. “Questa è una questione annosa e che gli uffici del Comune di Trapani conoscevano da tempo. - commenta così il Sindaco di Trapani - Presuppone che anche il Commissario e chi prima del Commissario ha retto le sorti della città doveva conoscere, non poteva non sapere.” Ogni anno infatti la colpa viene data alle caditoie stracolme di foglie, immondizia e detriti. In realtà questo non è del tutto corretto. Nelle zone più colpite era stata effettuata la pulizia delle caditoie. La pulizia, come confermato dall’Assessore Ninni Romano, è stata fatta in maniera precisa e puntuale nelle zone che storicamente sono state interessate dal fenomeno allagamenti.
Ieri mattina doveva arrivare la relazione dell’ufficio tecnico, ma non è arrivata. Questo non ha ancora permesso di appurare con certezza quali sono state le cause. “Io non ho la bacchetta magica, ne sono un mago, temo però che questa spiegazione sia insufficiente. Io credo che nel centro storico nella zona più vecchia della città, ci siano pezzi di condotta fognaria che son cadute nel sistema fognario.” Questa è una supposizione del primo cittadino di Trapani, che spiegherebbe perché il sistema di deflusso non ha funzionato.
A Piazza Jolanda in alcuni tombini sono state trovate delle otturazioni nella rete fognaria causate dallo sversamento di cemento liquido da parte di qualcuno che ha effettuato lavori in quella zona. Una situazione veramente grave che ha contribuito all’allagamento. Altra situazione particolare è quella che si è verificata nella Via Ammiraglio Staiti, in cui la strada è diventata un fiume. In quel tratto di strada ci sono delle valvole che scaricano direttamente in mare, ma che evidentemente non hanno funzionato. Sono state smentite le voci di una possibile “onda anomala” o dell’alta marea. Si attende che il livello dell’acqua diminuisca per poter verificare cosa non ha funzionato. Anche in questo caso non sono arrivate le informazioni utili da parte degli uffici comunali, che forse avrebbero permesso di risolvere il problema tempestivamente.
Il Sindaco di Trapani Giacomo Tranchida assumerà la responsabilità di capo della protezione civile di Trapani. “Si fa come dico io. Non perché comando io, ma perchè la legge mi da la responsabilità, la politica mi da la responsabilità. Contro ogni mia responsabilità, oggi sono esposto su quello che è accaduto. Dunque o gli impiegati di questo Comune, capiscono che il vento è cambiato, o cambieranno ufficio, quantomeno.” Il tavolo di protezione civile al Comune di Trapani esiste da venerdì scorso. Esiste invece un ufficio di protezione civile, con a capo il Comandante della Polizia Municipale, Serafino Di Peri, che non si è reputato adeguato ad affrontare le emergenze.
Ma adesso qual è la soluzione? Intanto si dovrà verificare lo stato della rete fognaria. Ci sarà da capire se è stata effettuata negli anni l’ordinaria manutenzione. Il sistema dello smaltimento delle acque è inadeguato per la città. La voragine che si è creata la scorsa primavera in via Marsala, all’altezza del passaggio al livello, è stata causata dall’insostenibilità della rete fognaria a contenere in situazioni di criticità la portata d’acqua.