E’ stato avviato, davanti al giudice monocratico Matteo Giacalone, il processo ai tre tecnici e al costruttore coinvolti nel caso della “lottizzazione abusiva” finalizzata alla cementificazione di una “zona a protezione speciale” accanto la spiaggia di Torrazza.
Qui, la Roof Garden avrebbe voluto realizzare un mega complesso turistico. La vicenda ha già visto la condanna, in primo grado, dell’imprenditore Michele Licata a due anni e mezzo di carcere. I tre tecnici e il costruttore sono accusati di “concorso” nel reato. Alla sbarra sono gli architetti Giovanni Giuseppe Cammarata, tecnico “storico” di Licata, Gianluigi Pirrera e Gian Piero Lentini, progettista dello stabilimento balneare, e l’imprenditore edile Giuseppe Sciacca. Tutti, secondo l’accusa, avrebbero avuto un ruolo nel progetto di “cementificazione” della zona di Torrazza. A sostenere l’accusa è il pm Antonella Trainito. Tra i difensori, gli avvocati Stefano e Andrea Pellegrino e Roberto Genna. Anche in questo dibattimento il Comune di Petrosino ha chiesto di costituirsi parte civile. A rappresentarlo, in aula, come sostituto di Valerio Vartolo, è stato l’avvocato Ignazio Bilardello. Nel corso della prima udienza, la difesa ha sollevato un paio di “eccezioni” procedurali sulle quali il giudice si pronuncerà il 7 novembre.