Era inevitabile. Dopo lo sgombero di Erbe Bianche, con tanto di trasformazione del suolo, reso inospitale da una specie di sbancamento che ha dissestato le superfici dove prima c’erano le tende, i migranti stagionali arrivati a Campobello di Mazara per la raccolta delle olive, da qualche parte si sarebbero dovuti pur sistemare. E così è stato. Il vecchio cementificio a due passi dalla città, anche se ricadente nel territorio di Castelvetrano, ospita al momento più di 100 migranti stagionali.
La denuncia dell’amministratore Onofrio Cascio (probabilmente preoccupato per la sua responsabilità in caso di eventuali incidenti), aveva prodotto nel settembre scorso uno sgombero da parte delle forze dell’ordine di Castelvetrano, perché i migranti erano diventati una settantina. Subito dopo, però il sito si era ripopolato, fino a superare oggi le 100 persone.
Evidentemente, la maggioranza dei produttori agricoli non ha garantito loro l’alloggio, come auspicato dal tavolo tecnico guidato dalla prefettura di Trapani.
Così come poco risolutivo si è rivelato l’ex oleificio “Fontane d’oro” di Campobello, gestito dalla Croce Rossa con quattro grandi tende pneumatiche per dare un’accoglienza ad un massimo di 128 migranti: posto letto e possibilità di fare la doccia per coloro che forniscono un documento all’ingresso, con una quota di due euro al giorno. Un’accoglienza temporanea, giusto il tempo di trovare lavoro nei campi, con relativo alloggio. Facile a dirsi, ma non tutti sono in regola col permesso di soggiorno e “Fontane d’oro” diventa per molti off limits.
Ma, a fronte delle lamentale dei cittadini per la concentrazione di migranti nel vecchio cementificio, per altro lontano dal centro abitato, c’è una parte di campobellesi che si impegna per valorizzare l’integrazione, a prescindere da documenti e permessi di soggiorno. Nelle prossime giornate del 20 e del 21 ottobre (alle 17,00), i ragazzi di “Contadinazioni” (del palermitano e di Campobello) hanno infatti organizzato la quarta edizione del torneo “Sport popolare in spazio pubblico, contro ogni sfruttamento” al campetto del quartiere “Erbe Bianche”. Il campetto di calcio è stato pulito insieme agli altri ragazzi che abitano nelle vicine case popolari. A dimostrazione del fatto che non è affatto vero che ad Erbe bianche siano tutti razzisti o intolleranti.
Al momento, c’è quindi una parte della città che sta rispondendo bene. Compreso il comune di Campobello che, con il campo organizzato di “Fontane d’oro”, voluto dal sindaco Giuseppe Castiglione, sta fornendo l’unico aiuto che un’istituzione può dare, rimanendo nell’alveo del rispetto della legge.
Nello stesso tempo però non si può non rilevare che ancora tanti produttori si avvalgono del lavoro nero, mal retribuito, senza assicurazione e senza contributi. Un fenomeno diffuso, chiaramente non limitato soltanto a Campobello.
Egidio Morici