Più di 40 anni di carriera radiofonica, una vita dietro ad un microfono, una vita per la radio, la musica e i radioascoltatori. Al Teatro Impero di Marsala l’associazione culturale "CIURI" ha consegnato il Premio 91025 per la sua carriera radiofonica al deejay e conduttore radiofonico marsalese Maurizio Campo, la voce storica di RMC101.
Nella motivazione del premio c’è la storia professionale di Maurizio: “Muove i primi passi radiofonici a Radio Lilibeo, passa a Radio Marsala Centrale (odierna RMC101) nel 1978 e da allora non l’ha più lasciata. Nel 1982 una parentesi entusiasmante a Radio Monte Carlo. Nel 1977 inizia l’avventura da disc Jockey in un famoso locale di Marsala, il Nashville, e da lì nei più importanti della Sicilia. Negli anni ‘90 ha dato vita alla storica discoteca Anteus. Sempre nei primi anni ’90 è stato tra i 100 dj selezionati da Media Records. Da sempre presta la sua voce per spot pubblicitari. Per aver accompagnato, intrattenuto e animato i marsalesi da più di 40 anni, conferiamo il Premio 91025 a Maurizio Campo”.
“Fino all’ultimo minuto non ci ho creduto, pensavo fosse una presa in giro – le parole di Maurizio Campo -. Ho speso la mia vita per le radio e le discoteche dove c’è il grande contatto con il pubblico. Alla fine però ricevi tanto dalla gente e poco magari da chi ti sta a fianco, perché diventa tutto normale, tutto scontato e certe cose le avverti quando esci dal tuo contesto e ti rendi conto di ricevere qualche piccola soddisfazione. La radio ha una magia particolare rispetto alla televisione, adesso si è persa un po’ perché c’è la radiovisione. Io da piccolissimo passavo le notti in bianco ascoltando in radio, in onde medie, il mio Dj preferito che allora immaginavo chi potesse essere. Solo 40 anni dopo ho scoperto grazie ad internet che era un bianco, ecco questa è la magia della radio. Mio padre sarebbe contento per questo premio. Lo dedico a mia moglie, a mio figlio e a tutti coloro che io chiamo amici, perché non sono ascoltatori ma amici, io sono per loro una voce confidenziale, uno di famiglia e a loro dico grazie di cuore”.