Ha tentato di scappare in Francia Hamrouni Chiheb, l'uomo ritenuto a capo dell'organizzazione criminale che trasportava con gommoni veloci sigarette di contrabbando e persone dalla tunisia alla Sicilia.
E' fuggito dagli arresti domiciliari a Marsala, ha percorso quasi indisturbato tutto il Paese, ed è stato arrestato al confine con la Francia. Ha tentato di superare la frontiera, ma è stato bloccato dalla polizia di frontiera di Ventimiglia e adesso di trov detenuto presso il carcere di Imperia.
L'uomo è imputato nel processo scaturito dall'operazione Scorpion Fish, presso il gip di Palermo, con rito abbreviato. Ad inizio novembre il gip ha disposto per lui gli arresti domiciliari presso l'abitazione di Marsala con il braccialetto elettronico.Dopo appena due giorni di detenzione domiciliare i Carabinieri della stazione di Petrosino, non trovandolo in casa, lo hanno denunciato per evasione. Tuttavia la settimana scorsa il fuggiasco è stato intercettato al confine con la Francia dal posto di polizia di frontiera di Ventimiglia e prontamente trattenuto presso il carcere di Imperia dove tutt'ora si trova a disposizione di quella autorità giudiziaria. In attesa delle determinazioni della procura della Repubblica di Marsala per il reato di evasione, l'uomo – difeso dagli avvocati Fabio Sammartano e Giuseppe Tumbiolo - dovrà comparire giorno 7 dicembre avanti il gip del tribunale di Palermo per la definizione del processo in corso. In quella data è prevista l'ultima udienza di discussione dei difensori.
All'udienza del 10 maggio la procura Antimafia di Palermo ha chiesto la condanna dell'imputato - tra gli altri - alla pena di 6 anni di reclusione