E’ iniziato, davanti il Tribunale di Marsala, un processo che vede alla sbarra anche il titolare di un “Compro e vendo oro” di Pantelleria, Pietro Tellini, di 50 anni. Secondo l’accusa, sarebbe stato il terminale di alcuni ladri specializzati nei furti di preziosi all’interno di abitazioni private dell’isola. Con Tellini, accusato di ricettazione, per furto sono imputati Giuseppe Daniele Billardello, di 37 anni, Giuseppe Alessandro Bonomo, di 44, dipendente delle Poste, e i fratelli Franco e Alessio Indelicato, rispettivamente di 26 e 20 anni.
“Erano il terrore dell’isola” ha detto il luogotenente dei carabinieri Alberto Furia, che in aula, per circa due ore, ha riferito sulle indagini condotte dall’Arma. In qualche caso, incaricati di commettere alcuni furti (anche con minacce) sono stati dei minori, uno dei quali convinto a rubare i gioielli della madre e della zia.
A Bonomo, inoltre, si contesta di avere ricevuto nell’ufficio postale dove lavorava una bottiglia con del metadone e di aver detenuto altro tipo di droga rimasta ignota perché inghiottita poco prima di essere perquisito dai carabinieri. A difendere i cinque imputati, quasi tutti già con precedenti penali, sono gli avvocati Gaetano Di Bartolo, Ignazio Bilardello e Francesca Frusteri.