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05/12/2018 06:42:00

Marsala-Petrosino: avviato processo a 12 persone per spaccio di droga e altro

E’ stato avviato, davanti il Tribunale di Marsala (presidente Saladino), un processo a dodici persone, residenti tra Marsala e Petrosino, quasi tutte accusate per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Principalmente marijuana.

Alcuni di loro, inoltre, sono accusati di coltivazione di piante di cannabis, furto in abitazione, fabbricazione e detenzione di arma da fuoco, ricettazione, minaccia e violenza a pubblico ufficiale.

A sostenere l’accusa è il pm Giuliana Rana. Imputati sono Giovanni Salvatore Salerno, di 54 anni, di Petrosino, Claudio Agate, di 25, Francesco Magnasco, di 52, originario di Cerda (Pa), Francesco Scimemi, di 67, di Salemi, Gianvito Magnasco, di 24, Domenico Salerno, di 26, Salvatore Maltese, di 28, Giuseppe Genna, di 23, di Strasatti, Simone Mandalà, di 31, originario di Palermo, ma residente a Petrosino, Giovanni Antonio Marino, di 60, di contrada Cuore di Gesù, Alessandro D’Aguanno, di 27, di Strasatti-Fornara, arrestato dai carabinieri il 10 maggio 2017 nell’ambito dell’operazione antimafia “Visir”, e Umberto Vallinotti, di 39, nato a Napoli, ma residente a Petrosino. I numerosi episodi di detenzione e spaccio di droga contestati dall’accusa (l’indagine è dei carabinieri) risalgono al 2013 e secondo gli inquirenti hanno visto protagonisti i due Salerno, Agate, Gianvito Magnasco, Maltese, Genna, Marino (avrebbe ceduto una dose di cocaina a un minore) e Vallinotti. Inoltre, Vallinotti, Agate, Giovanni Salerno, Francesco Magnasco e Francesco Scimemi devono rispondere di coltivazione di cannabis. A Simone Mandalà, invece, si contesta il reato di ricettazione. Avrebbe, infatti, acquistato un televisore che Agate, insieme a un minore, avrebbe rubato a Petrosino. Infine, ad Alessandro D’Aguanno si rimprovera di aver fabbricato, detenuto e portato in luogo pubblico un’arma da fuoco (una “penna-pistola”) e a Giovanni Salerno di aver forzato, con una brusca accelerata, un posto di blocco dei carabinieri. Legali degli imputati sono gli avvocati Diego e Massimiliano Tranchida, Stefano Pellegrino, Walter Marino, Luigi Pipitone, Antonino Gennaro, Cettina Coppola e Francesca Frusteri. Il processo entrerà nel vivo il 19 febbraio 2019, quando verranno ascoltati i primi testi citati dall’accusa.