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12/12/2018 10:04:00

Estorsione e maltrattamento alla madre: a processo pregiudicato di Marsala

 Ancora guai giudiziari per il 44enne pregiudicato-tossicodipendente marsalese Francesco Franco, molto noto nella zona di “Porticella”. Denunciato dalla madre, infatti, è stato rinviato a giudizio dal gup Amato per estorsione e maltrattamenti in danno della donna.

Il processo inizierà il 14 febbraio. Francesco Franco è attualmente in carcere per scontare una condanna a un anno per altri fatti. A difendere il pregiudicato è l’avvocato Silvia Di Girolamo, subentrata ad Alessandro Casano, che ha deciso di passare la mano.

Non potendo patteggiare la pena, a causa dei suoi precedenti penali, Francesco Franco ha rifiutato anche il processo con rito abbreviato, che in caso di condanna gli avrebbe garantito lo sconto di un terzo di pena.

Probabilmente, conta sul ritiro della denuncia da parte della madre nel corso del dibattimento. Ciò, però, non fermerà il processo, in quanto si tratta di reati non a querela di parte, ma procedibili “d’ufficio”. Quelli per i quali, insomma, la macchina della giustizia, dopo essere stata avviata, non si può più fermare.

In una precedente udienza, davanti al gup Amato, Franco si è difeso affermando che lui non ha mai maltrattato la madre per convincerla a dargli denaro, aggiungendo di essere convinto che la donna gli vuole bene e se l’ha denunciato e perché vorrebbe che entrasse in qualche comunità di recupero per tossicodipendenti per disintossicarsi.

Franco era tornato in libertà all’inizio del 2016.

Nel dicembre 2013, la Corte d’appello di Palermo gli aveva confermato la condanna a 3 anni e mezzo di carcere inflitta, in primo grado, dal giudice Roberto Riggio per la “gambizzazione” del 37enne Raimondo Parrinello. Quest’ultimo, il 4 novembre 2011, davanti la sua abitazione di via Oberdan, fu ferito con due colpi di pistola calibro 9 al piede sinistro e alla gamba destra. Secondo l’accusa, a sparare sarebbe stato Franco, che era in compagnia di un altro soggetto rimasto ignoto. Franco avrebbe atteso il Parrinello a bordo di una Smart che poi fu vista allontanarsi a gran velocità. Ad arrestare il pregiudicato furono i carabinieri. Nell’ottobre 2014, i carabinieri arrestarono anche Raimondo Parrinello. L’accusa: detenzione illegale di una pistola calibro 7,65 con matricola abrasa. Nell’ottobre 2010, Franco fu arrestato dalla polizia, su ordine della Procura di Siracusa, per scontare tre mesi per <porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere>. Nel dicembre 2008, invece, finì dietro le sbarre per espiare un anno per furto e nel maggio 2006 per scontare 10 mesi per spaccio di droga (eroina e marjuana). Ma il pregiudicato di Porticella è noto alle cronache anche per la condanna subita nel luglio 1999, quando patteggiò una condanna ad un anno di reclusione per aver travolto, ad un posto di blocco, il poliziotto che gli aveva imposto l’alt.