C'è attesa per la sorte delle 47 persone a bordo della nave Sea Watch, ormeggiata al largo del porto di Siracusa. La vicenda sembra vicina ad una soluzione, dato che alcuni Paesi europei hanno detto che sono disposti ad ospitare i profughi a bordo che il governo di Lega e Cinque Stelle si rifiuta di aiutare. A bordo dei volontari hanno portato coperte, sacchi a pelo, viveri, ma la situazione è insostenibile. Sono in 47 a dormire in un'unico spazio di 25 metri quadrati. Tanti sono i minorenni, molti sono stati torturati in Libia. Tanto il volontariato che si sta muovendo a Siracusa: un gruppo di albergatori ha offerto pure stanze e vitto per ospitare i naufraghi.
Il tema migranti, e in particolare la vicenda Sea Watch 3, sono stati al centro del vertice di Nicosia tra i capi di Stato e di governo dei sette Paesi Ue del Mediterraneo: Italia, Francia, Cipro, Grecia, Malta, Spagna e Portogallo. Al termine del summit si è arrivata ad una Dichiarazione comune dei 7 Paesi in cui, sul tema migranti, in cui si ribadisce "all'unanimità la necessità di uno sforzo collettivo, di una maggiore solidarietà tra i Paesi Ue anche per risolvere una questione che vede gli Stati europei del Mediterraneo in prima linea e che rimanere prioritaria", sottolinea il presidente cipriota Nicos Anastasiades al termine del vertice che si è svolto al Filoxenia Conference Center.
Una solidarietà che, come sottolinea il premier Giuseppe Conte, non deve rimanere una questione di principio ma essere tradotti in passi concreti. I primi che arrivano riguardano la vicenda Sea Watch 3 e i suoi 47 migranti. Cinque Paesi, infatti, si sono dichiarati disponibili "per la redistribuzione", annuncia Conte al termine del Summit: oltre a Germania e Romania al vertice di Nicosia "hanno dichiarato la loro disponibilità Francia, Portogallo e Malta". Una novità importante, questa, che costringe il premier italiano a cancellare la cena al palazzo presidenziale e tornare a Roma per un vertice di maggioranza nella notte. Nessuna nota ufficiale al termine della riunione, ma a quanto si apprende per il momento sulle questioni non si sarebbe arrivati a soluzioni convergenti.
La disponibilità della Francia ad accogliere alcuni migranti della Sea Watch 3, intanto, arriva in un momento delicato nei rapporti con l'Italia dopo le dichiarazioni del presidente francese, Emmanuel Macron, dei vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio e del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. "La Francia rispetta i tre principi che sono il rispetto del diritto umanitario, lo sbarco nel primo porto sicuro che in questo caso è in Italia e la distribuzione degli oneri. Quello che la Francia fa e che continuerà a fare. E lo dico anche per i 47 migranti della Sea Watch 3", sottolinea Macron.