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07/02/2019 08:23:00

Petrosino, processo al Sindaco per la discarica "non autorizzata"... che era autorizzata

 Il segretario comunale di Petrosino Andrea Giacalone e un assessore dello stesso Comune, Rocco Ingianni, sono stati gli ultimi due testi citati dalla difesa ascoltati nel processo che davanti al giudice monocratico di Marsala Lorenzo Chiaramonte vede imputati, per “attività di gestione di rifiuti non autorizzata”, il sindaco Gaspare Giacalone, la sua ex vice, Antonella Marcella Pellegrino, e l’ex assessore Luca Badalucco, nonché tre tecnici comunali, Vincenzo Tumbarello, Gaspare Salvatore Anastasi e Maurizio Giuseppe Cocchiara, e l’ex responsabile del servizio igiene di “Belice Ambiente” Giacomo Pantaleo

I sette imputati, in concorso tra loro, secondo l’accusa, avrebbero effettuato “attività di raccolta e successivo deposito incontrollato di rifiuti non pericolosi all’interno dell’area di proprietà del Comune adibita a depuratore, in località Gazzarella”.

Adesso, davanti al giudice Chiaramonte, Ingianni e Giacalone hanno dichiarato che il servizio di raccolta rifiuti era gestito da Belice Ambiente e che l’estate del 2016 fu un periodo di vera e propria emergenza ambientale. Non solo per Petrosino, ma per tutti i Comuni a causa della chiusura di alcune discariche.

L’assessore Ingianni ha ribadito che il Comune non gestiva direttamente il servizio, ma tutto era affidato a Belice Ambiente, che gestiva anche il centro di Gazzarella, e ha ribadito anche che il sito era autorizzato e dotato di scarrabili come centro raccolta rifiuti. Ha anche aggiunto che la preoccupazione del Comune era quella di non lasciare immondizia per le strade con grave danno per i cittadini.

A difendere gli imputati sono gli avvocati Valerio Vartolo, Ignazio Bilardello, Graziella Rallo e Giuseppe Cavasino.