A Palermo nascono il Circolo della Lega e i dipartimenti tematici, formati da professionisti ed esperti che studieranno soluzioni per risolvere i problemi del territorio. Avanza compatto nell’Isola il partito guidato dal vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, nel solco di un progetto politico di cambiamento in corso in ogni angolo dello Stivale. Il tutto sotto il coordinamento del senatore Stefano Candiani, sottosegretario al ministero dell’Interno, commissario del nuovo corso leghista in Sicilia.
Una tappa importante si è svolta ieri, domenica 17 marzo, al Teatro Al Massimo di piazza Verdi, davanti ad una platea di quasi mille persone fra amministratori e consiglieri comunali dell’Isola, presidenti di circoli e attivisti, ma soprattutto tantissimi “cittadini che vogliono cambiare attraverso l’unico strumento che oggi hanno per farlo, ovvero la Lega di Matteo Salvini”, dice Igor Gelarda, responsabile regionale enti locali del Carroccio e capogruppo in Consiglio comunale nel capoluogo siciliano.
“La Lega apre le porte”. Ecco il filo conduttore della manifestazione, alla quale ha partecipato, tra gli altri, il senatore Luca Briziarelli, vice presidente della commissione bicamerali sugli ecoreati. “Ai siciliani non servono lezioni da nessuno sul piano dell’orgoglio – dice Briziarelli – e la Lega è un partito fatto di persone orgogliose dei propri territori, che difendono le proprie comunità. Siamo un governo che per la prima volta fa quello che dice, dando risposte concrete ai problemi della gente. Aprire le porte è importante, ma senza chiudere gli occhi - conclude il senatore del Carroccio - dando cioè una possibilità a ciascuno, evitando però di mettere a rischio il lavoro che tutti stiamo facendo”.
Più sicurezza nelle città, lavoro per i giovani, migliori servizi ai cittadini e nuove politiche europee che valorizzino i territori. “Palermo guarda a tutta la Sicilia per avviare la rivoluzione del buon senso che ha fatto decollare regioni come Veneto, Lombardia, Liguria - dice Gelarda - che tanto farà nelle regioni dove si è appena votato, dall'Abruzzo alla Sardegna, per risollevare più in generale tutto il Mezzogiorno. La Sicilia è in fondo a tutte le classifiche per qualità della vita. Secondo uno studio di Confindustria, la Sicilia nel 1951 faceva un ottavo del Pil italiano. Oggi, dopo decenni di investimenti nel Sud che per lo Svimez sarebbero ammontati dal 1951 al 2007 fino a un totale di 382 miliardi di euro (un quarto di quelli dati alla Germania Est) la stessa Sicilia non arriva a un diciannovesimo. Non siamo neanche più la Cenerentola: siamo sotto allo zerbino, con i nostri figli costretti ad emigrare. È intollerabile”.
“La Lega valorizza i territori, aiuta i propri figli – afferma ancora il responsabile enti locali del Carroccio – e quando mi chiedono ‘come fate da siciliani a essere leghisti?’, rispondo che se guardo a quelli che in tanti anni hanno messo il miele nelle parole e nello stesso tempo ci succhiavano il sangue, c’è da domandarsi: come si fa a non essere con la Lega? Ma i siciliani sono stanchi e l’hanno capito, per questo si libereranno presto di chi ha tradito la loro fiducia a partire da chi, forte del famoso 61 a zero, avrebbe potuto lavorare per la Sicilia e invece non l’ha fatto. Ma il tempo è scaduto: certi politici non rappresenteranno più i siciliani”.
“Nella grande manifestazione della Lega in piazza del Popolo dell’8 dicembre scorso a Roma - dice ancora Gelarda - Matteo Salvini ha chiesto agli italiani il mandato per rappresentarli in Europa perché questa unione delle lobby, delle banche, della finanza che prevale sull’economia, va definitivamente cambiata. È un modello che non fa il bene dell’Italia e della Sicilia. Con la Lega a Bruxelles - conclude Gelarda - torneranno finalmente al centro i popoli e la valorizzazione dei territori”.
Alla manifestazione hanno partecipato anche Elio Ficarra, responsabile enti locali per Palermo e provincia e consigliere a Sala delle Lapidi, Andrea Aiello, vice presidente della V circoscrizione e vice coordinatore cittadino, e Luca Seminerio, consigliere comunale di Lercara Friddi al quale sono affidati i neo dipartimenti.
“I siciliani stanno riscoprendo nella Lega l’unico interlocutore per portare avanti le istante dei territori - dice Ficarra - . A partire da Palermo e nei comuni della provincia, come in tutta l’Isola, stiamo facendo un lavoro capillare con gli amministratori, gli attivisti e i tantissimi cittadini che hanno già aderito al progetto di cambiamento dell’Italia e della Sicilia targato Salvini”.
In sala erano presenti inoltre il presidente del nuovo Circolo della Lega Città di Palermo, Giovanni Callea, già responsabile organizzativo per la campagna elettorale in Sicilia insieme con Massimo Gionfriddo, i presidenti dei ventisette dipartimenti e i candidati sindaci leghisti a Mazara del Vallo, Giorgio Randazzo, a Monreale, Giuseppe Romanotto, oltre a Gino Di Stefano, che a Bagheria correrà come primo cittadino con il supporto del Carroccio.