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26/04/2019 22:00:00

Petrosino celebra la Festa di Liberazione

Petrosino celebra il settantaquattresimo anniversario della Festa della Liberazione. La toccante cerimonia si è svolta presso l’aula consiliare del municipio alla presenza degli assessori Federica Cappello, Roberto Angileri, Luca Facciolo, del comando dei vigili urbani e dell’Associazione nazionale Carabinieri in pensione. Deposta una corona di fiori in memoria dei partigiani che hanno combattuto, soprattutto per quelli che hanno perso la vita, segnando la strada che ha portato alla democrazia, alla Carta Costituzionale e all’Ordinamento Repubblicano. Tra questi, quattro sono di Petrosino: Giuseppe Benigno, Giuseppe Fontana, Girolamo Pipitone e Gioacchino Sorrentino.

“A Petrosino si scrive una nuova gloriosa pagina di storia cittadina che non giace più nel dimenticatoio dell’ufficio delle cose perdute: ci siamo entrati e abbiamo trovato le radici profonde di questa nostra democrazia –afferma l’assessore Cappello. Dobbiamo ricordare tutto questo, dobbiamo ricordarlo contro i negazionismi e i revisionismi che finora hanno trovato troppo spazio; dobbiamo ricordare le vite spezzate e i tanti sogni troncati; dobbiamo far sapere cosa è stato il fascismo con le sue leggi razziali, la negazione della libertà, le persecuzioni degli antifascisti, le deportazioni, i terribili massacri, le fucilazioni. Dobbiamo ricordare soprattutto le speranze, i sogni, le attese dei Partigiani e non solo, bisogna portarli avanti e operare al fine della loro realizzazione, altrimenti, resterebbe sulla nostra coscienza il peso di un vero e proprio tradimento”.

“Ricordiamo i nostri concittadini –asserisce l’assessore Angileri- che non hanno risparmiato la loro vita per la nostra libertà. In virtù del loro sacrificio, non dobbiamo dimenticare che il diritto di libertà e di democrazia vanno tutelati quotidianamente. Dobbiamo lottare ogni giorno per mantenere questi diritti, perché la storia ci insegna, soprattutto per quello che avviene oggigiorno in quasi tutte le parti del mondo, che questi diritti possono esserci tolti con la forza”.

“La Liberazione ci ricorda, da 74 anni a questa parte, che siamo liberi da ogni forma di regime e dittatura – dichiara l’assessore Facciolo – ma dobbiamo sempre tenere gli occhi aperti e rimanere vigili perché potrebbe ritornare. Dobbiamo fare informazione a partire dalle nuove generazioni e dando il buon esempio, da amministratori, cittadini, lavoratori”.

“E’ nostro dovere ricordare il sacrificio di migliaia di italiani, caduti per garantire la libertà alle generazioni che si sono susseguite – sostiene il presidente dell’Associazione Carabinieri in pensione Enzo Licari -. Ricordare è una necessità, non dobbiamo rassegnarci all’indifferenza, al disinteresse verso noi stessi e verso la nostra comunità”.

Questo il commento del primo cittadino petrosileno Gaspare Giacalone, attraverso un messaggio su facebook: “Dalla Tunisia, dove ancora mi trovo, voglio mandarvi il mio messaggio di auguri per la Festa della Liberazione. Perché sono convinto che in qualunque parte del mondo ci troviamo noi italiani dobbiamo ricordarci del 25 aprile come di una data importante per la nostra storia, la nostra democrazia e la nostra libertà. Per ricordare le migliaia di partigiani che hanno combattuto e, soprattutto, per ricordare coloro che hanno perso la vita combattendo. Tra questi anche alcuni partigiani di Petrosino. Ma è importante comprendere che non può essere solo una celebrazione: ancora oggi c’è da combattere per difendere la nostra democrazia e la nostra libertà. E davanti a chi di questi tempi si mostra temerario con il mitra in mano o indossando divise che non gli appartengono, siamo pronti a combattere ogni odio e ogni totalitarismo con due armi decisamente più potenti: la cultura e le braccia larghe. La cultura, come lo studio, per comprendere la realtà e fare scelte in piena libertà. Le braccia larghe, per rispettare e accogliere ogni diversità di pensiero, di appartenenza politica, di razza, di credo e di sesso. Buona festa della liberazione a tutti e viva l’Italia!”.