Si è votato per le amministrative in 34 Comuni, mezzo milione di elettori chiamati alle urne, bassa l’affluenza (58 per cento), in calo in quasi tutti i centri dove si è votato con qualche eccezione come a Gela. In due grossi centri, Bagheria e Gela, allo scorso giro si era imposto il Movimento 5 Stelle che nelle due città però stavolta resta fuori dai ballottaggi. I grillini se la giocheranno invece al secondo turno a Castelvetrano. E a Caltanissetta se il candidato del centrodestra Michele Giarratana non supererà il 40 per cento (a due terzi dello scrutinio è sopra per un soffio), soglia che in Sicilia consente la vittoria a primo turno. Il grillino Roberto Gambino è secondo col 18 per cento.
Le altre sfide
La Lega cresce ma non sfonda lì dove correva da sola, come a Mazara o a Caltanissetta. Il Carroccio fa meglio in coalizione, come a Gela, dove il candidato di Salvini Giuseppe Spata (30,8%), sostenuto anche da Fratelli d’Italia e Udc, se la giocherà a secondo turno con Lucio Greco (36%), appoggiato da un’alleanza civica che ha visto insieme Pd e Forza Italia in chiave antisovranista.
I dem correvano con il loro simbolo solo a Castelvetrano, dove si era fatto vedere in campagna elettorale anche Nicola Zingaretti, ma lì il candidato del Pd è finito terzo, dietro al civico Calogero Martire (30%) e al grillino Enzo Alfano (29) che si sfideranno al ballottaggio. A Bagheria, grosso centro del Palermitano che era amministrato dal Movimento 5 Stelle, il sindaco uscente Patrizio Cinque alle prese con vicende giudiziarie non si è ricandidato. I pentastellati hanno puntato sull’assessore uscente Romina Aiello che però è terza, alle spalle di Gino Di Stefano (centrodestra) e Filippo Tripoli (centrista sostenuto anche da pezzi di Pd, nettamente in vantaggio e vicino alla vittoria al primo turno)
Nell’altro grosso centro del Palermitano dove si votava, Monreale, si profila un ballottaggio tra l’uscente Piero Capizzi, candidato civico trasversale con pezzi di centrodestra e centrosinistra, e Alberto Arcidiacono, sostenuto anche dal movimento Diventerà Bellissima del presidente della Regione Nello Musumeci.