Scontro in consiglio comunale a Favignana sull'istituzione di una commissione d'inchiesta per la verifica delle procedure amministrative sugli appalti. La proposta era stata avanzata dal gruppo di minoranza, ed è stata bocciata dalla maggioranza. Il gruppo di Forza Italia parla di “dittatura”. Ecco la nota del gruppo di Forza Italia composto da Salvatore Braschi, Antonino Lo Iacono, Kim Ernandez e Maria Sinagra.
Nella seduta del consiglio comunale di Favignana, convocato per istituire una commissione d'inchiesta per la verifica delle procedure amministrative sugli appalti pubblici, progetti, albo pretorio ed incarichi di collaborazione a progetto od occasionali, si è verificato un fatto abbastanza inquietante per il rispetto dei principi di legalità e trasparenza della cosa pubblica. La richiesta del gruppo di minoranza di istituire la commissione è stata respinta dal gruppo di maggioranza senza esprimere alcuna dichiarazione di voto o motivazione. In forza dei numeri la proposta ha ricevuto 6 voti contrari, 1 astenuto e 4 favorevoli. Siamo di fronte ad una dittatura mascherata da una finta democrazia, ove prevale la forza dei numeri con lesione dei diritti fondamentali delle minoranze e dei principi costituzionali del buon governo, trasparenza, legalità e imparzialità della pubblica amministrazione. Non capiamo i motivi politici del rigetto della proposta e di conseguenza dubitiamo fortemente che vi sia un timore latente dentro la maggioranza e quindi di riflesso del Sindaco di far uscire, tramite i controlli, gli scheletri dentro gli armadi. Cosa c'è dietro il parere negativo di verificare gli atti?? Illegalità? Abusi? Favoritismi? Negligenza? A questo punto chiediamo che gli organi preposti tra cui la Procura della Repubblica accenda un faro sulla gestione amministrativa della giunta comunale al fine di fare chiarezza sull'accaduto. Il silenzio della maggioranza è assordante e parla chiaro.