Se il buon giorno si vede dal mattino…Tutti all’insegna dei buoni propositi gli interventi pronunciati nella prima seduta del nuovo Consiglio Comunale di Salemi! Sia della maggioranza, sia della minoranza. Di buon livello, anche. Al disopra della media tra quelli ascoltati negli ultimi decenni. E tutti improntati da una forte voglia di fare il bene della Citta’ o Borgo che dir si voglia. Sia da parte dei nuovi ( sbagliato definirli “giovani”), sia da quelli più con più anni di servizio sulle spalle. Senza distinzioni di genere e di schieramento. Della maggioranza come della minoranza. L’impegno di ascoltarsi reciprocamente e’ stato solenne.
Con parole e toni diversi, lo hanno ribadito sia il sindaco Domenico Venuti sia il capo dell’opposizione Francesco Giuseppe Crimi. E cosi anche gli altri consiglieri intervenuti nel corso della seduta.
Rituali dettati dal bon ton del primo incontro, salvo poi uscire gli artigli alla prima occasione? Non lo sappiamo.
Vero anche e’ che il noto filosofo di Treviri amava ripetere che spesso “la strada per l’inferno e’ lastricata di buone intenzioni”.
Ma, per il bene della comunità, vogliamo sperare che i fatti smentiscano fosche previsioni.
Del resto, in una sostanziale democrazia ci si aspetta dalla maggioranza un buon governo della cosa pubblica, senza chiusure aprioristiche verso contributi e proposte provenienti dall’opposizione o dalla società civile, mentre dalla minoranza un oculato controllo sull’operato dei governanti senza strumentalizzazioni ostruzionistiche.
Una cosa è certa. Da una Amministrazione locale i cittadini non si aspettano decisioni che riguardano i massimi sistemi o per stabilire il sesso degli angeli.
I cittadini pretendono solo una corretta gestione delle risorse finanziarie di cui dispone oggi un comune, peraltro sempre più esigue. Ma anche che la giunta vada alla ricerca di finanziamenti regionali, nazionali e , ovviamente, europee.
Al netto della questione morale e eventuali condizionamenti della mafia, ai cittadini stanno a cuore l’efficienza dei servizi.
Acqua, illuminazione pubblica, raccolta rifiuti, mense scolastiche, la manutenzione della viabilità, del verde, la regolamentazione del traffico non hanno o non dovrebbero avere una coloritura ideologica.
C’e’ forse un modo di “sinistra” o di “destra” per rattoppare le buche stradali o per cambiare le lampadine dei vicoli o per fare scorrere dai rubinetti l’acqua potabile?
Il discrimine e’ solo quello dell’efficienza, della competenza, e dell’onesta’. Sono questi i parametri di giudizio che si dovrebbero valutare. Punto!
In una democrazia matura tutto il resto e fuffa o becera propaganda.
Ben vengano, quindi, le dichiarazioni di “buone intenzioni” proclamate da quanti sono intervenuti in occasione del primo giorno di questo nuovo Consiglio Comunale.
E tutti equamente applauditi da un uditorio attento e super partes. Tra cui si nota una significativa presenza degli Scouts salemitani, girls e boys, rigorosamente in divisa, sempre distintisi in città per iniziative di carattere sociale meritevoli di emulazione.
Qui di seguito, in sintesi gli interventi dei consiglieri comunali e del Sindaco.
Appena entrati, prima che il Consiglio inizi, incontriamo Pietro Crimi. 26 anni compiuti proprio alla vigilia delle elezioni, e’ un dei “nuovi”. Eletto tra le fila della maggioranza con ben 318 voti, il quarto della lista. Cosa sta provando, chiediamo.
"Mi sento tanto emozionato”, risponde. Per poi aggiungere di sentirsi “allo stesso tempo felice di sedere tra i banchi di questo nuovo consiglio comunale di Salemi” Lo deve alla sua famiglia, agli amici e tutti coloro i quali hanno deciso di sostenerlo. “Un risultato straordinario”, lo definisce. Tutto merito, sottolinea “dell'impegno profuso in questi anni nella politica studentesca e nell'associazionismo. Adesso sento la responsabilità di non deludere coloro che mi hanno dato fiducia. Auguro a tutti i miei colleghi consiglieri e all'amministrazione un buon lavoro con l'auspicio che possa sempre esserci un confronto costruttivo per il bene della nostra città".
Subito dopo l’insediamento del riconfermato presidente del Consiglio Lorenzo Cascio, prende la parola Giuseppe Buongiorno, 27 anni, medico con periodo di volontariato speso con Emergency, eletto nella lista “Salemi2024”con 312 voti, espressione di “Terravutata”, un movimento nato con ben altri obiettivi ma ridimensionati, tatticamente o strategicamente, in corso d’opera.
Anche Buongiorno si dice emozionato, ma i toni sono determinati. Esprime tutta la sua felicità, come solo un giovane, che per la prima volta si accinge a svolgere un ruolo all'interno della politica istituzionale, può esserlo.
Dopo avere assicurato di “sempre più presenti nelle contrade per poter operare al meglio” e di farsi “promotore di assemblee di quartiere con l'auspicio che queste possano avvicinare la politica ai problemi reali dei cittadini” perché “come abbiamo fatto in campagna elettorale con i ragazzi di Terravutata, continueremo ad ascoltarvi prima di elaborare le nostre proposte.” Poi un pensiero rivolto ai giovani che ancora si trovano ancora a Salemi dicendo che “con il coraggio e la convinzione che una bella immagine a questa città la possiamo restituire e a tutti quelli che si trovano altrove, studiate, appassionatevi alla vostra professione ma vi prego, tornate! Portate qui anche solo un brandello di esperienza delle grandi città che avete visto e vissuto perché abbiamo bisogno anche di voi.“ Il tutto senza dimenticare o chiudere gli occhi di fronte a quello che succede al di fuori dei confini cittadini. “Il mio pensiero va a chi ogni giorno nutre il desiderio di cambiare le cose, lo stesso desiderio che ha fatto partire Mediterranea che giovedì scorso con la Mare Jonio ha salvato 30 persone tra cui una bambina di un anno che rischiavano di morire nel silenzio del Mediterraneo. Ho voluto infatti simbolicamente indossare questa maglietta con scritto “voglio una nave che salva tutti” per impiegare il mio ruolo istituzionale per diffondere umanità e supportare i marinai che salvano le vite in mare e i colleghi medici che lo fanno in terra, in antitesi con chi sfrutta la politica per fomentare odio e guerre tra poveri.”
Subito dopo e’ stato il turno del nuovo capogruppo della lista vincente Giuseppe Vultaggio, 32 anni appena, ma già alla sua seconda legislatura. Un incarico certamente non facile, lo attende, dal momento che il gruppo e’ espressione di diverse anime e sensibilità. Ne e’ consapevole e promette di esercitarlo “nel rispetto delle sensibilità di tutti coloro che fanno parte di questo gruppo cercando il più possibile di agire nell’interesse collettivo e di squadra.” Vultaggio e’ convinto che “sia arrivato il tempo di smetterla con le polemiche e di rimboccarsi le maniche per il bene della nostra Salemi, ognuno nel rispetto del proprio ruolo, maggioranza ed opposizione” . Si e’ detto convinto che in una piccola città come Salemi deve “prevalere il primato della politica e l’arte della mediazione e della dialettica e non la denigrazione e l’offesa personale. Perciò mi auguro che questi cinque anni siano dettati dal buon senso delle scelte della maggioranza e della minoranza e soprattutto nel rispetto dei ruoli esercitati nell’esclusivo interesse della comunità che ci onoriamo di rappresentare.”
Per Federica Armata, risultata la prima dei non eletti nella passata tornata elettorale con i Pd, questa volta tutto e’ filato per il meglio nella lista civica. Sono state ben 308 le preferenze che le hanno permesso di essere tra le prime in graduatoria. 26 anni, dopo avere giurato come Consigliere, l’attende tra qualche giorno un altro importante giuramento, quello per potere esercitare la libera professione di avvocato. Si dichiara contenta che i Salemitani abbiano voluto darle la possibilità di rivestire il ruolo di consigliere comunale e di potersi mettere alla prova dando il suo “personale contributo a questa città”. Ma poi precisa che “tutti i cittadini di Salemi che ogni contributo é prezioso e che ognuno di noi con le sue azioni potrà contribuire attivamente a rendere migliore questa città, partecipando alle iniziative che si terranno e impegnandosi attivamente nel sociale. Solo in questo modo, cittadini e amministrazione insieme, contribuiranno a creare e fondare il valore di " comunità".Augura buon lavoro a tutti, sia alla maggioranza. Ma soprattutto all'opposizione, di cui rispetta il ruolo che le é stato attribuito dai cittadini. Per Armata la presenza dell’ opposizione in consiglio é garanzia di democrazia. E conclude “auspico da parte di questa un'opposizione costruttiva”.
Adelaide Terranova, 30 anni, iscritta all’albo dei praticanti avvocati nella città di Palermo, giunta quarta con 191 voti nella lista “Futuro”, “e’ con orgoglio che mi accingo a ricoprire il ruolo di Consigliere Comunale, per questo desidero esprimere la mia gratitudine e riconoscenza a tutti coloro i quali mi hanno permesso di essere parte integrante di questo consesso. Il mio ruolo sarà quello di svolgere un’opposizione vigile e propositiva nel pieno rispetto del mandato. Il mio dovere è quello di operare nell’interesse della nostra città cercando di essere garante del benessere sociale di ogni cittadino. Auguro a tutti noi un buon lavoro all’insegna della serietà e della professionalità nell’interesse del bene comune e per lo sviluppo del nostro territorio".
Giuseppe Loiacono, 40 anni, per la seconda volta consecutiva in Consiglio e primo della lista di minoranza “Futuro” grazie alle 380 preferenze ottenute, a margine del Consiglio: “Non ci si aspetta mai un successo del genere, sono davvero onorato per la stima dimostratami da tanta parte dei miei concittadini. Credo che sia stato apprezzato il mio lavoro tra i banchi dell'opposizione quindi dovrò continuare su questa strada”.
Giusi Asaro, da almeno un ventennio ininterrottamente presente in Consiglio, ha assicurato da parte sua, anche se dai banchi dell’opposizione, una positiva collaborazione con la maggioranza. Del resto, ha detto, rivolgendosi al consigliere Lorenzo Cascio, rimasto per l’occasione inespressivo, “non siamo entrambi di centrodestra?”.
Francesco Giuseppe Crimi, eletto consigliere comunale come previsto dalla legge, in quanto candidato sindaco della lista “Futuro” arrivata seconda dopo quella di Venuti Dopo avere ringraziato i cittadini che hanno votato la sua persona e la lista consentendo l’importante risultato elettorale, ha aggiunto un personale riconoscimento a ciascuno dei candidati della lista “che con il loro apporto morale oltre che elettorale sono stati indispensabili per l’affermazione dell’intera lista”.
Merito tutto loro se oggi si registra “una cospicua presenza di ben cinque consiglieri comunali tra i quali sono onorato di essere stato designato come capogruppo consiliare”.
Dopo avere sottolineato che il “risultato elettorale è stato diverso dall’umore popolare che si registrava durante la campagna elettorale, durante la quale nessun cittadino, o pochissimi comunque, mostravano di volere optare per la continuità amministrativa del sindaco uscente. Tuttavia lo stesso è stato riconfermato.”
Ne prende atto e rispetta il risultato elettorale, ma una stoccata se la concede Giuseppe Crimi quando manifesta sorpresa per le eccessive, a suo dire, preferenze ottenute sia dal sindaco, sia da alcuni consiglieri. E adombra qualche sospetto quando afferma che ci sono stati “giovani o meno giovani, eletti con moltissime preferenze nonostante la giovane età, il mancato trascorso politico e magari anche l’assenza di una professione che consenta il rapporto con una vasta gamma di elettorato.” Cosi anche per lista “Uniti per Salemi”, rimasta fuori, “dove si dice non siano confluiti nemmeno i voti di tutti i suoi più accaniti sostenitori. “
Per infine concludere che eserciteranno il “ruolo dell’opposizione con fierezza e che svolgeremo con senso di responsabilità, correttezza e fermezza contro quanto ritenuto non opportuno ma allo stesso tempo propositiva nell’esclusivo interesse dei nostri cittadini.”
L’assise comunale viene chiusa da un breve intervento del riconfermato sindaco Domenico Venuti.
Dopo i ringraziamenti alla squadra tutta, “a quelli eletti ma anche a quelli che non sono stati eletti”. I secondi li ha citati, significantemente, tutti, per nome uno per uno. Venuti ha concluso dicendo che “Tutti hanno dato un grande contributo, la nostra non e’ stata un’ammucchiata per raccogliere solo voti, ma una squadra di donne e uomini dotati di capacità e abnegazione per realizzare un progetto iniziato cinque anni addietro per il cui completamento oggi abbiamo aggiunto forze nuove, non nascondendo le tante difficoltà che abbiamo riscontrato e che forse ancora si metteranno di traverso per i prossimi anni. Per questo motivo, occorre avere un rapporto sostanziale con tutti i cittadini, ma anche con la minoranza consiliare. La squadra che abbiamo costituito non si pone limiti generazionali, di storie politiche personali. Non si pone limiti di appartenenza, ma solo limiti valoriali che saranno gli unici parametri di valutazione”.
Come si sa, prossimamente ci saranno alcune modifiche statutarie con le quali si avrà una nuova composizione del consiglio comunale in termini numerici così come anche della giunta. Si rimane in attesa delle circolari esplicative. Cogliamo l’occasione per porgere le nostre personali scuse all’architetto Vito Scalisi, che in un nostro precedente servizio avevamo, per un banale refuso, incluso tra i candidati non eletti.
Franco Ciro Lo Re