Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
05/07/2019 06:00:00

Salemi, i consiglieri di “Futuro” chiedono un Consiglio comunale aperto sulla crisi idrica

Ai sensi e per gli effetti dell’articolo 20 del regolamento del Consiglio Comunale, il gruppo di minoranza “Futuro” ( coordinato da Francesco Giuseppe Crimi e composto da Adelaide Terranova, Giuseppa Asaro, Giuseppe Loiacono e Biagio Grimaldi) ha chiesto la convocazione della massima assemblea cittadina, per affrontare la problematica inerente la crisi idrica, che da qualche mese attraversa la città di Salemi.

Chiedono di conoscere anche quali provvedimenti l’Amministrazione comunale ha posto in essere e/o intende porre in essere per la risoluzione del problema.

Dal momento che i motivi sono di interesse pubblico, viene anche richiesto, ai sensi dell’art. 45 dello stesso regolamento, che i lavori vengano svolti in adunanza “aperta”.

Il rappresentante del gruppo Francesco Giuseppe Crimi ha sottolineato che da quasi due mesi i cittadini vivono l’enorme disagio della mancanza di una regolare distribuzione di acqua potabile.

Precisando che il disservizio ha interessato buona parte della Città, dove alcune zone sono rimaste per più di venti giorni nella completa assenza di erogazione pubblica.

La situazione ha arrecato un disagio sociale di grave entità, scrive Crimi, tanto che tantissimi cittadini sono stati costretti all’approvvigionamento idrico, mediante autobotte, a loro proprie spese.

Si tratta di un bene primario, la cui regolare distribuzione è indispensabile per la salute dei cittadini, soprattutto in questo periodo di caldo estivo, anche per la salvaguardia degli animali.

 

Nella richiesta di Crimi viene anche fatto un riferimento alla dichiarazione universale dei diritti umani, secondo cui il diritto all’acqua risulta, per estensione, un diritto alla vita, e di conseguenza l’imprescindibilità della “risorsa acqua” in relazione alla vita umana.

Durante la conferenza dei capigruppo, il Presidente del CC Lorenzo Cascio, ha comunicato di avere appreso in modo informale, che il sindaco Domenico Venuti sarà assente nel periodo che va dal 7 al 14 Luglio.

Con molta probabilità, quindi, il Consiglio potrà convocarsi solo dopo.

Intanto, l’assessore al ramo Angelo Calogero, da noi interpellato per avere aggiornamenti sulla situazione, ci ha dichiarato che il pozzo Bagnitelli e’ stato riattivato, con un aumento della portata.

Grazie ad alcuni accorgimenti tecnici innovativi, la portata e’ passata da 4 litri al secondo a 8 litri.

L’acqua, per la precisione, e’ andata in rete alle 17,00 di sabato 29 giugno.

Per accelerare gli effetti dell’approvvigionamento, la durata della turnazione e’ stata cambiata, passandola da 16 ore a circa 32 ore. Si prevede che nell’arco di 10 giorni tutto dovrebbe tornare alla “normalità”.

Come sempre in questi casi, usiamo il condizionale e “normalità” tra virgolette. Essendo la normalità sicula un termine ben diverso da quello comunemente usato in altre terre.

Precisiamo infine che il pozzo Bagnitelli serve le zone di Filci Castagna, Sinagia Alta e Sinagia Bassa, Gorgazzo ( 4 Stagioni) e Pioppo.

Mentre le contrade di San Ciro e Pusillesi sono di competenza della “Siciliacque”. Tanto per restare in tema di “normalita”.

Franco Ciro Lo Re